ARBITRI, MANCANO SEI PUNTI. E ANDREA CHE DICE?
Il rischio è che Della Valle si stanchi. Il rischio è che Andrea dica: "Ma chi me lo fa fare? Perchè devo spendere 11 milioni per Giuseppe Rossi quando le partite le decide un signore vestito di giallo?" E ancora... "Perchè devo investire nello stadio, nella cittadella, perchè devo spendere soldi e farmi prendere in giro da sei personaggi (i sei arbitri ndr.) in cerca... di fama e celebrità?" Insomma: perchè devo mettere a rischio capitali e dignità conquistati con anni di sacrificio per un gioco nel quale è già tutto deciso, nel quale vincono sempre i soliti, dove le partite non cominciano da zero a zero? Più o meno, se ci pensate bene, quello che fece Diego all'indomani di calciopoli: un progressivo allontanamento dal calcio e dalla Fiorentina per poi sparire totalmente dai radar. E riapparire come semplice tifoso. Certo non siamo a questo punto, l'entusiasmo di Andrea, la sua voglia di "sfondare" nel calcio sappiamo essere ancora forte, determinata, allo stesso tempo il fastidio nel vedere episodi come quelli di Udine ripetersi con puntualità chirurgica ha raggiunto livelli di attenzione. E non ci sorprenderemmo se fosse proprio lui a farsi sentire nelle sedi dovute. Qualcuno può dire... perchè fino ad oggi non lo ha fatto? Perchè non è intervenuto prima? Forse perchè frenato dallo sbandierato fair-play, forse per ostentare l'apprezzabile aplomb marchio riconoscibile dell'intera gestione viola? Forse... e del resto ne ha facoltà. E' indubbio però che alla classifica viola manchino almeno sei punti, ed i conti sono presto fatti: Juventus prima con 45 punti, Lazio seconda con 43 (ne avrebbero 42, ma vedremo in seguito come i biancocelesti siano gli unici ai quali dobbiamo restituire un punto), Fiorentina terza con 41, Napoli quarto con 40. E via le altre a scendere, con l'Inter a 35, distante ben sei lunghezze dai viola. Questa la classifica che tiene conto del dare e dell'avere, dei torti fatti e subiti dalla Fiorentina. E tutto dopo 20 partite di campionato. Com'è possibile? Vediamo il dettaglio.
TORTI EVIDENTI IN CINQUE PARTITE - Si comincia da Parma, alla quarta giornata. E' il 22 settembre, si gioca alle 18, e la Fiorentina conduce per 1-0 grazie allo splendido gol di Roncaglia. Durante i 90' un rigore (sacrosanto) assegnato ai ducali parato da Viviano, un altro rigore (altrettanto sacrosanto) sbagliato da Jovetic, fino al "mani" rocambolesco, involontario di Luca Toni che concede un secondo penalty al Parma: calcia ancora Valdes che realizza. Parma-Fiorentina 1-1, e due punti persi ad una manciata di secondi dalla fine. Si prosegue il 30 settembre, Fiorentina di scena a Milano sponda interista. Rigore per i nerazzurri per fallo di mano di Gonzalo Rodriguez (vedremo nel prosieguo del campionato che falli simili a favore dei viola non saranno fischiati) e conseguente ammonizione. Mancata espulsione di Samuel per fallo violento a centrocampo ed espulsione di Gonzalo nella ripresa per seconda ammonizione. Finale: Inter-Fiorentina 2-1, un punto perso. Andiamo avanti. E' il 21 ottobre 2012, siamo all'ottava giornata e si gioca Chievo-Fiorentina. Fa scalpore la mancata espulsione di Dramè (già ammonito) per trattenuta volontaria su Cuadrado. Fa scalpore il rigore macroscopico negato nella ripresa a Roncaglia. Fanno ancora più scalpore i soli due minuti di recupero concessi dall'arbitro Guida a fronte di sei sostituzioni effettuate (per regolamento sono 30 secondi per ogni cambio. Totale: 180 secondi, tre minuti). Chievo-Fiorentina finisce 1-1, altri due punti scippati. E siamo ai giorni nostri: sette giorni fa, contro il Pescara, una trattenuta in area su Toni non viene punita col rigore (il risultato era ancora di 0-0), ed il brasiliano Jonathas (già ammonito) non viene sanzionato con il secondo giallo per fallo di mano volontario. Da notare come il lungagnone carioca inciderà sulla partita, realizzando il gol decisivo ed azzoppando Pizarro costretto ad uscire e saltare la trasferta di Udine. Finale? Fiorentina-Pescara 0-2, con i viola che potevano ottenere almeno un punto. Fino al festival del "Friuli": rigore assegnato all'Udinese con quattro bianconeri in fuorigioco, gol di Di Natale partito in posizione irregolare, mancata espulsione dello stesso Totò per fallo a gioco fermo su Aquilani. Alla fine un altro punto perso e siamo a sei. Ed abbiamo considerato solo gli episodi più eclatanti.
UNA SOLA ECCEZIONE...LA LAZIO - Eh già, perchè potremmo aggiungere l'intervento di Chiellini su Pasqual in Fiorentina-Juventus del 25 settembre 2012, forse sul pallone se visto (e rivisto) alla moviola, rigore per tutti a velocità normale. Il gol regolare annullato a Toni nel Fiorentina-Bologna del 7 ottobre 2012 e la mancata espulsione di Natali. Il fallo di Gastaldello su Mati Fernandez ed il clamoroso "mani" di Poli in Fiorentina-Sampdoria del 2 dicembre 2012. Anche allora finì 2-2, potevano essere 2 punti in più per i viola. A tutto questo fa eccezione il solo Fiorentina-Lazio del 28 ottobre 2012, terminato 2-0 per i gigliati, macchiato da un "mani" da rigore di Cuadrado ed un gol regolare annullato a Mauri dall'arbitro Bergonzi. In quel caso, ma solo in quel caso, la Fiorentina fu favorita. Chiudiamo dicendo che abbiamo tralasciato la persecuzione della quale è stato fatto oggetto Pizarro, ormai giunto alla decima ammonizione con soli 10 falli commessi. Un vero e proprio record, perpetrato all'uomo migliore della Fiorentina, e non a caso perseguitato dagli arbitri. Torniamo al dubbio iniziale: Andrea Della Valle, quanto è disposto ancora a sopportare? Ai posteri...