PAULO, STAI SERENO CHE QUALCOSA STA CAMBIANDO
Era stato il più nominato delle ultime settimane, il grande "referente" (termine utilizzato spesso da Paulo Sousa nelle ultime settimane per descriverlo) per l'allenatore viola, e stamattina ha squarciato infine il silenzio: stiamo parlando del presidente esecutivo, Mario Cognigni. Il braccio destro dei Della Valle, sollecitato dalle domande, ha lanciato un messaggio di rassicurazioni nei confronti del suo allenatore: "A Paulo, che abbiamo scelto e apprezziamo perché è un tecnico preparato e moderno e un uomo intelligente e ambizioso, dico con affetto: Paulo stai sereno, rigorosamente senza hashtag”. Ma, cosa vogliono significare realmente le parole di Cognigni? Quali manovre si stanno preparando in casa Fiorentina?
Il nodo cruciale della programmazione è, quasi inutile ribadirlo, la scelta del ds. Massimo dieci giorni e la questione dovrebbe essere risolta. Ad oggi sono due le possibilità: o un rinnovo del contratto di Daniele Pradè, o un ritorno in pompa magna di uno degli artefici delle migliori imprese europee recenti dei viola quale Pantaleo Corvino. Come testimoniato dal completo reportage che potete leggere qui su FirenzeViola.it (CLICCA QUI), ieri è stata la giornata del grande incontro tra il ds salentino e il chairman del Bologna, Joey Saputo. Ormai, stando alle parole 'strappate' allo stesso Corvino, siamo ai dettagli, e l'ufficialità dello svincolo dovrebbe essere poco più che una formalità.
Nel frattempo, nelle parole di Cognigni si legge anche la forte volontà di innovazione del club viola per incrementare l'efficienza nel prossimo futuro: "Miglioreremo e accresceremo la struttura societaria in ogni suo comparto. A partire dall’area tecnica.” Parole che sembrerebbero confermare, come più volte anticipato da FirenzeViola.it già dal mese di febbraio (LEGGI QUI), una rivoluzione tecnico-societaria. In attesa di ulteriori sviluppi ufficiali, le parole di stamani del presidente Cognigni avrebbero dovuto, negli intenti, rassicurare Paulo Sousa per il prossimo futuro suo e della Fiorentina. Ma forse la scelta comunicativa non è stata delle migliori: chiedere ad Enrico Letta se alla frase "stai sereno" sia seguita un'effettiva tranquillità sul posto di lavoro.