LA CILIEGINA
Nella settimana che porterà, finalmente, al via del campionato di serie A, attorno alla Fiorentina si respira un'aria diversa rispetto al recente passato. Dopo che la chiusura del calciomercato ha scacciato, almeno fino a gennaio, le ombre sulla possibile partenza di alcuni big, il clima nella tifoseria è indubbiamente più sereno. C'è però ancora una questione da risolvere: il futuro di Riccardo Montolivo. Quello che fino a pochi giorni fa sembrava essere un caso chiuso, col giocatore destinato a una stagione da separato in casa prima dell'addio definitivo a Firenze, si è inaspettatamente riaperto.
Da parte della Fiorentina, per bocca dei suoi dirigenti, da Pantaleo Corvino a Sandro Mencucci passando per Mario Cognigni, c'è tutt'ora la massima disponibilità a sedersi attorno a un tavolo per cercare una soluzione che vada bene a tutti.
Si parla di un possibile accordo per una o due stagioni, con l'inserimento di una clausola rescissoria non troppo alta, per permettere al giocatore di potersi liberare se non credesse più nel progetto viola, e alla società di monetizzare almeno parzialmente la partenza di un giocatore importante, che ha visto crescere e sul quale ha investito.
In attesa di vederlo all'opera questa sera con la maglia azzurra, Firenze e la Fiorentina a questo punto aspettano un segnale dall'entourage del giocatore. Segnale che, fino a questo momento, non è arrivato. E' indubbio però che continuare una situazione di muro contro muro sarebbe sconveniente per entrambe le parti. Per la Fiorentina, che si ritroverebbe in casa il fulcro del proprio centrocampo magari non al massimo delle motivazioni e probabilmente beccato dal pubblico nelle sue apparizioni in campo, per non parlare del danno economico. Per il giocatore che, nell'anno che porta agli Europei, potrebbe rischiare di vedere il proprio posto da titolare in pericolo, con l'eventualità di perdere la rassegna continentale, e trascorrere i prossimi mesi in una città dove non sarebbe più ben visto.
Sembra esserci lo spazio per un cauto ottimismo quindi, con la consapevolezza che la conferma di Montolivo sarebbe la vera e propria ciliegina di un mercato senza colpi eclatanti, ma con molti buoni innesti.