FIORENTINA, Questa settimana un po' così...
Quel clima un po’ così, quella settimana un po’ così, quella partita un po’ così. Fiorentina – Bologna arriva a ruota di sei giorni che hanno lasciato un bel segno nel presente dei viola e forse anche nel futuro. Fiorentina – Bologna è in testa e in coda a questa stranissima settimana di calcio e non solo. Si è cominciato con il braccio di ferro a distanza con il ministro dell’interno. Roberto Maroni concede ai soli abbonati l’accesso allo stadio. Si pensa ancora all’incidente di quasi venti anni fa, si decide che è meglio non rischiare. Fiorentina e Bologna non perdono tempo, dimostrano nei fatti la loro ritrovata unione, agiscono di comune accordo e protestatno all’unisono per una decisione, cercata di ribaltare fino all’ultimo. Tentativo fallito ma nei fatti società e tifosi hanno già messo in piazza una pace solida, oltre le dichiarazioni di facciata. Metabolizzata la questione, arriva il mercoledì del grande ritorno in Champions League.
90 minuti tutti di un fiato, il sogno del successo, l’amarezza del pareggio beffa e lo strascico delle polemiche sul gol del Lione. L’Europa è anche questo, Della Valle&Co. stizziti con dignità e rispondono sul campo in grande stile. Due giorni et-voilà ecco il tanto atteso progetto della cittadella Viola. Stadio in primis. La risposta concreta alla volontà di stare in Europa, di diventare sempre più grandi, di legarsi per tanto tempo a Firenze. L’excursus sul futuro può e deve durare poco, domani si torna in campo al cospetto di un Bologna generoso che ha già sgambettato il Milan dei giocolieri brasiliani. E’ il momento giusto per riportare l’attenzione sulle vicende del campo, e Prandelli lo sa bene perché senza le gioie del manto verde discussioni passate e proiezioni future risulterebbero davvero un po’ stonate.