FIORENTINA, D'Agostino l'ennesima contraddizione
Qualcosa come nove milioni di euro. Tanto fu speso, la scorsa estate, per portare a Firenze Gaetano D'Agostino. Il regista dell'Udinese veniva da un'annata difficile, passata a riflettere sulle offerte con concretizzate di Real Madrid, prima, e Juventus poi. Nel mezzo un brutto infortunio e le gare viste da fuori. Un acquisto concordato con lo stesso Prandelli, si disse, seppure il tecnico di Orzinuovi fosse già sulla panchina della Nazionale, quando il centrocampista siciliano arrivò a Firenze. Erano le prime battute della Fiorentina post Prandelli, e l'obiettivo pareva continuare ad essere la lotta per un posto in Europa. Praticamente la preistoria.
Da allora le lodi di Mihajlovic, i primi allenamenti a Cortina, ma anche i primi acciacchi. Un problema allo stesso ginocchio infortunato l'anno prima, e i controlli a Barcellona prima del nuovo via libera. In quel periodo qualche apparizione, qualche gol su punizione, ma mai la sensazione che D'Agostino potesse imporsi nel centrocampo viola disegnato da Mihajlovic. Anche perchè, di contro, col passare delle partite la presenza di Donadel sembrava sempre più necessaria e dovuta. Infine l'arrivo a Firenze, nella finestra di gennaio, di un ulteriore tassello per il centrocampo. Behrami, inteso come terzo di centrocampo, del resto c'ha messo pochissimo a inserirsi negli schemi viola.
Ma, nel frattempo, D'Agostino ha continuato a rimanere fuori. Nonostante si dicesse che, a Bari, la Fiorentina avrebbe potuto permetteresi la coesistenza con Montolivo. A giudicare da quanto visto in campo, infondo, in una squadra che nella ripresa non ha mai praticamente impostato niente, un piede come quello di D'Agostino poteva far comodo. Invece niente.
Qualcuno, quando D'Agostino arrivò a Firenze, fece intendere che lo stesso Montolivo non avesse gradito moltissimo. Tanto da legare le frenate sulla trattativa del rinnovo proprio all'arrivo dell'ex Udinese. Uno che, per inciso, da molti tutt'oggi viene indicato come futuro sostituto di Montolivo nel caso in cui il mediano di Caravaggio prendesse altre strade. Ma, nel frattempo, possibile continuare a smentire la campagna acquisti recente senza che nessuno si domandi chi abbia sbagliato nel costruire un centrocampo che, la sua quadratura, non l'ha mai trovata?