MONTOLIVO, Ora voglio vincere con la Fiorentina

«A Firenze mi sento a casa — ha commentato Montolivo —. La gente mi vuole bene, mi stima. Cammino per strada e incontro sorrisi e incoraggiamenti, insomma...». Insomma, Montolivo non riusciva proprio a vedersi altrove.
La Fiorentina e i suoi tifosi, Prandelli e i compagni di squadra sono senza dubbio il terreno più fertile dove Montolivo è convinto di poter far crescere il suo talento.
«E’ sempre stata mia intenzione rinnovare il contratto — riprende —, non ho mai pensato a un futuro con un’altra maglia. Anzi, dico di più: peccato non aver potuto andare oltre il 2012 e magari firmare fino al 2013». E oltre.

IL PROGETTO Fiorentina, al quale hanno già aderito i big come Mutu e Frey, e che ha visto anche Pazzini sottoscrivere un contratto «a vita», trova così in Montolivo il pezzo pregiato, l’elemento di alta classe, l’uomo che sa regalare emozioni.
Montolivo è già stato paragonato ad Antognoni, Montolivo ha incassato i complimenti — preziosissimi — di personaggi del calibro di Capello o dello stesso ct azzurro, Donadoni. Reazioni? Un bel grazie e niente più. Sì, perché Montolivo non è un tipo che si lascia trascinare. Freddo e apparentemente distaccato, il gioiello viola dosa il tutto con impareggiabile modestia e così agli elogi che gli piovono addosso ribatte chiamando in causa i compagni di avventura e la squadra.
«In questa Fiorentina — conclude così la sua due giorni in prima pagina — stiamo maturando tutti. Il traguardo? E’ evidente e naturale: stiamo puntando a qualcosa di importante».
Ed eccolo qui il terzo obiettivo di Montolivo, dopo la Nazionale e il contratto. Per lui la Fiorentina potrà presto regalarsi un sogno, un bel sogno e anche per questo, appena qualche mese fa, il «Monto» disse: «Il prossimo sarà il campionato della mia consacrazione». Aveva ragione.