GUBERTI, Porto l'Ascoli in Serie A poi vedremo
Tutti lo vogliono, tutti lo cercano…ma lui non c’è (almeno per il momento). Stefano Guberti, centrocampista dell'Ascoli, è senza dubbio l’ “uomo del momento”. Al centro dei pensieri di diversi direttori sportivi di Serie A, già dallo scorso agosto. Su tutte la Fiorentina: Pantaleo Corvino lo stima e lo segue. Il suo Procuratore De Nicola è in allerta da mesi e a Gennaio si tornerà alla carica. Ma in prima fila non c’è più solo Corvino, ecco spuntare anche Stefano Antonelli, Amministratore Delegato del Torino. Guberti rimane, però, con i piedi per terra e pensa a fare bene con l’Ascoli. Conserva, comunque, gelosamente il suo sogno nel cassetto: giocare il prossimo anno in serie A.
GUARDO AL PRESENTE
“Certo, qui sta andando molto bene. E di questo sono soddisfatto. Sono felice di interessare a diversi club di Serie A. Sarei ipocrita a dire il contrario. Quando fai bene nel calcio i conti tornano sempre. Io spero di continuare a fare qualcosa di importante per l’Ascoli e contribuire a raggiungere il nostro obiettivo. Per il momento guardo al presente. Al futuro ci penserò più avanti”.
ESTERO? NO, GRAZIE
“Credo che difficilmente a Gennaio mi muova da Ascoli. E un po’ mi dispiacerebbe lasciare questo gruppo fantastico, affiatato a campionato in corso. Sono consapevole che il treno nella vita passi una sola volta ma aspetterò, almeno, fino a Giugno. E penso che questa sia anche la decisione del nostro Presidente. Eventuali offerte saranno valutate e prese attentamente in considerazione. Per l’Estate c’è tempo. Leggo di Fiorentina e Torino ma io, sinceramente, non ne so nulla. Almeno di notizie ufficiali. Ripeto: il mio sogno è giocare in Serie A ma non è detto che non lo realizzi con la maglia dell’Ascoli. Ho sentito anche di alcune offerte dell’Estero, beh una cosa la posso dire: preferirei restare a giocare in Italia”.
AD UN PASSO DALLA FIORENTINA
“E’ vero, quest’Estate sono stato vicinissimo alla Fiorentina. So, però, che l’Ascoli non mi ha potuto cedere perché aveva puntato sin dall’inizio su di me. Era troppo poco il tempo rimasto per trovare un sostituto. Probabilmente la mia società a gennaio riparlerà con la Fiorentina ma io sono tranquillo e aspetto con serenità l’evolversi della trattativa”.
IDOLI E QUALITA’
“Mi considero un esterno di sinistra. Sono più offensivo che difensivo. Diciamo che la mia qualità migliore è l’uno contro uno e la velocità. Ho tanti “idoli”. Se, però, devo fare per forza dei nomi, dico: Nedved, Mutu e Robben”.
AL MILAN IL PRIMO GOL
“Sono nato a Sesto San Giovanni e tifo da sempre per il Milan. Fin da piccolo ho seguito tutte le partite. L’emozione di un gol è indescrivibile e indimenticabile, poi se aggiungi che è stato il primo e contro la tua squadra del cuore… Certamente quella rete resterà per sempre custodita nel cassetto dei miei ricordi. In questi giorni sto seguendo attentamente tutte le partite del Mondiale per Club, speriamo bene per la finale anche se sarà veramente dura con il Boca Juniors. Domani sarò davanti alla tv per tifare Milan, ovviamente”.