ARIATTI, Quando DDV si batteva in prima persona

29.03.2012 14:16 di  Redazione FV   vedi letture
ARIATTI, Quando DDV si batteva in prima persona
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© foto di Federico De Luca

Luca Ariatti, dirigente del Pescara e protagonista con Zeman di un'annata spettacolare che potrebbe portare la squadra abbruzzese ai playoff e alla serie A, è stato intervistato da Lady Radio.

Ecco le sue parole: “Se seguo la Fiorentina? Sì, come tutte le squadre con cui ho giocato in seria A che quest'anno sono tutte in massima serie. Come sarà lo scontro Chievo-Fiorentina e come vedo la classifica della Fiorentina? La classifica non rispecchia l'organico e gli obiettivi di inizio anno. Però un'annata storta come questa può servire per ripartire da zero, cambiando, in particolare le persone che hanno fatto anche parte di un periodo importante, come Corvino. Il Chievo invece, essendo uno scontro diretto, è uno degli avversari meno indicati in questo momento per la Fiorentina. Cosa è successo alla Fiorentina di quest'anno? Bisogna tenere conto del fatto che la stagione non è iniziata benissimo, poi il cambio d'allenatore, anche se Rossi per me era uno dei migliori in circolazione al momento del cambio. Alla fine sono tante piccole componenti che non hanno funzionato, come quei giocatori con la valigia già in mano. Quando uno ha le valige pronte, mentalmente scatta qualcosa che può pesare sul rendimento. Poi c'è da dire che l'ambiente manca di personalità per affrontare questo momento di difficoltà. È un gruppo stanco, mentalmente scarico, poi i nuovi non hanno fatto la differenza, e lo spogliatoio ne viene condizionato. La mia partenza dalla Fiorentina quando ero capitano? Sì, avevo ancora 2 anni di contratto ed ero capitano. Sono andato via in estate in accordo con la Fiorentina che non voleva tenermi. Però se potessi tornare indietro credo che sarebbe stato più saggio rimanere fino a gennaio. Detto ciò a Bergamo sono poi stato molto bene. Figuratevi che Diego Della valle in persona mi aveva promesso il rinnovo, avevo parlato direttamente con lui che, conquistata la salvezza sul campo, mi aveva detto che avremmo continuato insieme. Quanto era presente Diego all'epoca? Diego era molto presente nei primi anni fino alla serie A. Si batteva in prima persona per degli ideali, poi non ha più avuto la voglia di esporsi in prima persona per questo calcio. Per esempio nella nostra cavalcata dalla serie C i rapporti con la proprietà, ma anche con Angelo Di Livio o con Riga erano rapporti puri e limpidi, poi con l'arrivo in serie A i rapporti in gioco cambiano; scompare anche la magia di 40000 spettatori a vedere il Savona in serie C, e se ripenso allo spareggio con il Perugia, nonostante tutto, è un momento che mette ancora i brividi e che ha fatto storia a Firenze. Diego Della Valle all'epoca era molto presente, poi si è stancato, soprattutto dopo le note vicende di calciopoli. Cosa ho provato vedendo il 0-5 contro la Juventus? Mi sono sentito come quando abbiamo preso per 6-0 contro il Milan, anche se all'epoca io non ero in campo, un momento molto brutto.