"OCCHI PUNTATI SU...", La Fiorentina e gli arbitri

Chi l'avrebbe mai detto, la fiorentina sta simpatica al palazzo. Noi che siamo retrocessi per colpa degli arbitri, noi che a causa loro siamo cascati in calciopoli, noi che abbiamo perso scudetti, coppe etc etc. Un solo dubbio: fino a quando durerà?
21.01.2008 02:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV

I numeri parlano chiaro: 6 rigori a favore, quasi tutti decisivi (ricordiamo superfluo solo quello nel 5-1 al Cagliari), ed un rapporto nella gestione delle partite tutto sommato buono se non ottimo. Questo il resoconto obiettivo ed imparziale circa la nuova “intesa” (nell’accezione più innocente possibile) nata tra la Fiorentina e il mondo arbitrale.

Chi ha la pazienza di seguirci avrà notato la nostra propensione a scegliere una colonna sonora per i nostri scritti, e allora come sottofondo per la nuova fiction “La Fiorentina e gli arbitri, storia di un amore” potremmo scegliere un Celentano d’annata con… “Siamo la coppia più bella del mondo”, piuttosto che un Battisti più recente ma sempre datato con… ”Un arbitro per amico” (riadattamento della più celebre “Una donna per amico”). "Può darsi io non sappia cosa dico..." recita l'incipit del capolavoro del buon Lucio ed anche a noi fa strano esprimersi in questi termini, ma è indubbio che tra Fiorentina e arbitri sia scoppiata la passione, fatta di rigori che a dire il vero quasi sempre ci sono ma che fanno spesso parte di quella categoria dei…“Si poteva dare come non si poteva dare”. Quante volte nelle varie moviole televisive si sente dire questa frase, un po’ pilatesca ed un po’ figlia dell’ignoranza di chi è preposto al commento? Il discorso cambia leggermente in ambito europeo, dove la Fiorentina si è vista scippare un paio di partite, in special modo quella di Villareal con un gol regolare annullato a Mutu. Per il momento, accontentiamoci del campionato.

Portiamo l'esempio più recente: non ci soffermeremo più di tanto sul secondo rigore fischiato a Mutu, poiché è veramente difficile giudicare, in quanto manca la profondità necessaria. Quanto sul primo, che probabilmente è stato giusto fischiare ma che appunto…”Si poteva dare come si poteva non dare”. Il nostro approfondimento vuole quindi evidenziare questo nuovo stato di cose, impensabile fino a qualche anno fa, ma vuole anche andare a ricercare le ragioni di questo cambiamento e di questo rinnovato rispetto verso i colori viola. Indubbiamente non c’è più “Il grande vecchio”. Se questo sia stato Moggi, Giraudo, o la Gea (società di procuratori della quale facevano parte i figli d’arte Alessandro Moggi, Davide Lippi etc. etc.) non lo sappiamo. Oggi però lo possiamo dire, si respira un’aria di libertà che ci fa vedere il calcio con un’altra ottica. Poi, è umano, l’errore dell’arbitro è sempre dietro l’angolo, ma vivaddio da quest’anno si sbaglia trasversalmente, passando sul cadavere del ricco come del povero.

La Fiorentina sta indubbiamente beneficiando di questa nuova aria. Noi diciamo la nostra ed indichiamo in due parole la colomba della pace, che poi è anche un uovo di Colombo... Fair Play. La squadra di Prandelli non protesta, aiuta l’arbitro, accetta serenamente tutte le decisioni, inventa il terzo tempo, aspetta i protagonisti della partita a fine gara su di un tappeto viola per stringergli la mano…in una definizione, forse banale ma immediata, si comporta bene. Mancando da quest’anno ordini contrari dall’alto, gli arbitri ed il palazzo, sempre tirati in mezzo da bufere regolamentali e giudiziarie, sembrano esser grati per quest’atteggiamento tenuto dalla Fiorentina e lo dimostrano con un’accondiscendenza che non significa favorirla, bensì trattarla con assoluta imparzialità. Ripensiamo per un attimo a alcuni episodi. Solo contro la Juventus, i viola si sono visti togliere qualcosa (gol di Iaquinta irregolare e un paio di rigori negati), poi ricordiamo col Napoli un gol regolare di Sousa annullato ai partenopei; un rigore macroscopico provocato da Vanden Borre contro la Reggina (era l’86’, sarebbe stato letale) non sanzionato, e la serie di rigori a favore (lo abbiamo detto in apertura) non proprio solari.

Dopo anni di soprusi, quindi, la Fiorentina vive questa nuova realtà e noi, da tifosi viola ma anche da addetti ai lavori esultiamo, poiché per una volta il lavoro paga e la volontà di intraprendere la strada verso un nuovo modo di fare calcio, sembra far breccia nelle stanze dei bottoni. Meglio tardi che mai.