I VIOLA DANNO I NUMERI, "Le due pizze di Osvaldo"

L'ha ammesso anche lui nell'immediato dopopartita: "Sono stato accolto con un pò di scetticismo ma è il campo che deve parlare". E il campo ha parlato, eccome. Dalle pizze da servire in tavola a quelle servite all'Ardenza, per un trionfo tutto viol
30.09.2007 03:36 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV

Numeri da capogiro per Pablo Daniel Osvaldo. Esordio in serie A, esordio nella Fiorentina, ma soprattutto esordio bagnato da due splendidi gol, grazie alla premiata ditta argentina Osvaldo – Santana. Detta così sembra un sogno e forse in parte lo è, ma se andiamo a sfrucugliare gli altri numeri che hanno caratterizzato la prova del pupillo di Pantaleo Corvino, ci accorgiamo che tutto questo è semplicemente una splendida realtà.

 

Schierato da Prandelli come esterno sinistro in un 4-3-3 vicino parente del Foggia di Zemaniana memoria (proviamo a giocare un po’, Santana fa il Rambaudi, Pazzini è un Baiano ante – litteram ed Osvaldo fa le veci di Beppe Signori, seppur con caratteristiche meno offensive), l’argentino entra subito in partita e lo fa con i movimenti voluti dal mister viola. Posizione di partenza, larga sulla corsia di sinistra con licenza di accentrarsi, frequenti sovrapposizioni con l’esterno difensivo di turno Balzaretti e massima disposizione al sacrificio (non a caso si renderà autore di ben 6 falli). In più, altruismo a piene mani verso i compagni (saranno 3 gli assist a fine partita) e velocità d’esecuzione sotto rete (e qui lo spot migliore sono le due realizzazioni, frutto di pregevole tecnica, certo, ma anche prontezza di riflessi e pochi fronzoli davanti al portiere avversario). Il risultato finale è stato di 32 palloni giocati con una percentuale positiva dell’82%, 4 contrasti vinti (lo abbiamo detto, ha lottato, eccome, il ragazzo), ed i 3 assist di cui sopra (un ponte di testa per la conclusione alta di Gobbi, una discesa ubriacante conclusa con un cross radente parato da Amelia, ed un appoggio in area per l’accorrente Vieri che ha “frantumato” la traversa con un tiro di sinistro di rara potenza). Il tutto a passo di tango, visto che i due assist decisivi glieli ha forniti il connazionale Santana, che per una volta ha rinunciato all’assolo e si è messo a disposizione del giovane compagno.

Concludiamo con due considerazioni fra il serio ed il faceto: da stasera c’è un signore corpulento e assai colorito nell’idioma che si sta fregando le mani pensando alla vendetta, piatto da consumare, come ben si sa, freddo, su illazioni e titoli giornalistici provocatori (stiamo parlando, ovviamente, del ds viola Corvino); e da stasera muore quell’immagine pittoresca che era stata costruita intorno ad un ragazzo dal nome di un cameriere (“Osvardo, porta du' pizze ai’ 15), e nasce un serio candidato per un posto da titolare, magari accanto a Vieri (non ce ne voglia Pazzini, ma il tempo delle mele è finito), con Bobone apparso in costante progresso fisico e ancora con la grinta di un ragazzino (chiedere a quella traversa che sta ancora tremando). E allora, avanti tutta con la Coppa Uefa (giovedì c’è il Groningen al Franchi) e botto finale prima della sosta contro la Juventus, davanti presumibilmente a 50.000 tifosi viola in adorazione. A proposito, dopo la partita tutti a festeggiare… “da Osvaldo”, trattoria sita sulla Via D’Annunzio, località “Ponte a Mensola”. Ovviamente offre l’ex cameriere argentino.. omonimo.