"AMARCORD", Nel 1980 Antognoni realizza contro la Grecia il suo 7° gol azzurro
Non sappiamo con certezza se Montolivo partirà titolare stasera contro la Grecia e se giocherà con la maglia numero 10. Tutte le ipotesi portano a questa soluzione, e Marcello Lippi darà una volta di più fiducia al "talento" di Caravaggio. Per "Montolo", quindi, si ripropone il paragone, il parallelo, l'accostamento, oramai quasi stucchevole, con Giancarlo Antognoni. Eh già, perchè per la serie "Corsi e ricorsi storici", esattamente 28 anni fa (giorno più giorno meno, era, infatti, il 6 dicembre 1980) la Nazionale di Enzo Bearzot disputò la quarta gara di qualificazione per i mondiali di Spagna 82' ad Atene nello stadio del Panathinaikos. Erano i tempi del blocco Juventus, intervallato da qualche granata torinese con una eccezione, una splendida mosca bianca vestita di viola, il "Capitano", Giancarlo Antognoni. C'era anche "Ciccio" Graziani in quella squadra, che di lì a pochi mesi diventerà la punta di diamante dell'attacco gigliato.
Ma andiamo con ordine. Azzurri chiamati a confermare un inizio di girone eliminatorio eccellente corredato dalle vittorie con Lussemburgo, Danimarca e Jugoslavia. Percorso netto e Italia strafavorita per la qualificazione finale. C'è un altro dato significativo; Antognoni, col suo bel numero 10 sulle spalle, disputò quel giorno la gara numero 50 in maglia azzurra e figurava come vicecapitano dietro a Dino(sauro) Zoff. Cronaca: giornata fredda, benchè soleggiata, e inizio fulminante degli azzurri già in vantaggio all'11° minuto. "Antonio" prende palla a metà campo, mette in moto le leve armoniose per produrre la leggendaria falcata, con la quale macina metri con eleganza e leggiadria. Giunto al limite dell'area di rigore non ci pensa due volte e infila il portiere greco Sarganis con un gran destro da fuori area che si insacca all'angolo basso alla destra dell'estremo difensore ellenico. Sarà, quello, l'ultimo dei 7 gol realizzati da Giancarlo in maglia azzurra su 73 presenze, degno corollario delle nozze d'oro con la nazionale della quale era un simbolo incontrastato. Il raddoppio sarà del povero Scirea, che, in una delle sue incursioni offensive beneficia di una finta di Graziani, si presenta davanti al portiere, in uscita disperata, e lo batte inesorabilmente. Mancava un anno e mezzo all'inizio dei mondiali e la formazione scesa in campo ad Atene aveva già i prodromi della squadra che si laureerà campione del mondo 18 mesi dopo.
Tornando all'attualità, quella di stasera sarà un amichevole organizzata, come ha detto Lippi, per non perdersi di vista poichè la prossima gara di qualificazione mondiale sarà a febbraio 2009 inoltrato. Ieri a Coverciano abbiamo assistito personalmente all'allenamento del club Italia ed abbiamo visto un Marcello Lippi molto attento all'allenamento di Montolivo, mostrandosi prodigo di suggerimenti ed apprezzamenti.Per lui e per tutti gli italiani gli auguriamo di disporre di un Montolivo ben diverso da quello in maglia viola, nella speranza che la nemesi dei ruoli ci renda (ma lo renda sopratutto ai tifosi gigliati) un Riccardo cuor di leone convinto e motivato.