"AMARCORD", Cesare Prandelli e... la "legge dei grandi numeri"

14.02.2009 01:10 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV
"AMARCORD", Cesare Prandelli e... la "legge dei grandi numeri"
FirenzeViola.it

Si chiama, in gergo, "Legge dei grandi numeri" ed è quella a cui si aggrappa, in quel di Genova, la tifoseria viola. Sono, infatti, ben 27 anni che la Fiorentina non espugna Marassi, sponda rossoblù, esattamente da quel 19 settembre 82', quando i gigliati si imposero con un roboante 3-0, griffato dalle prodezze di Antognoni, Pecci e Daniel Bertoni. Una vittoria grandi firme con il gol del "puntero" argentino realizzato dalla linea di fondo dopo uno slalom ubriacante. La fiducia e la speranza della Firenzeviola si chiama Cesare Prandelli. Le sue parole, in settimana, sono state musica per le orecchie di tifosi ed addetti ai lavori e insieme a quelle di Adrian Mutu hanno restituito spessore e credibilità al famoso progetto Fiorentina che stava vivendo un evidente momento di stanca.

 

"Legge dei grandi numeri", dicevamo, quella che il "Mago di Orz" ha già fatto valere più volte nel corso dei suoi fantastici quattro anni sulla panchina viola. Ricordiamo la vittoria di Cagliari del dicembre 2006 quando un doppio Toni regalò i tre punti in terra sarda dopo 41 anni di astinenza. La storica affermazione del 2 marzo scorso all'Olimpico di Torino contro la Juventus, una sorta di terzo scudetto "ante litteram", quando Gobbi ed i due desaparecidos Papa Waigo ed Osvaldo riportarono i viola sul tetto della Mole Antonelliana dopo 20 anni dall'ultimo successo firmato Roberto Baggio. E ancora le vittorie ripetute nei derby toscani, da sempre terra di conquista per i cugini limitrofi. Infine il tabù infranto più recente ma al tempo stesso più significativo, quello del dicembre 2008, sempre al Ferraris di Genova, stavolta sponda blucerchiata, anch'esso conquistato dopo 20 anni di sofferenze e delusioni.

 

Stasera tocca al Genoa di Gasperini, imbattuto fra le mura amiche, reduce però dalla batosta di Roma. Fiorentina, invece, che vanta una striscia positiva di tre vittorie consecutive, orfana ahimè del neoverdeoro Felipe Melo ma saldamente in corsa per la qualificazione in Champions League. Sono tutti ingredienti che fanno da antipasto ad un piatto che, ci auguriamo, sia ricco di gol e spettacolo.