"OCCHI PUNTATI SU..." Un tranquillo Natale di paura!

20.12.2010 00:24 di  Stefano Borgi   vedi letture
"OCCHI PUNTATI SU..."  Un tranquillo Natale di paura!

Si è concluso ufficialmente il 2010 calcistico e, secondo tradizone, i prossimi giorni saranno dedicati a pagelle, bilanci, classifiche, "best of"... e chi più ne ha più ne metta. Sarà un Natale bellissimo per Lazio e Napoli, insospettabilmente seconde in classifica dietro al Milan che da parte sua il Natale se lo è rovinato da solo, perdendo l'ultima in casa con la Roma. Se lo è rovinato parzialmente anche la Juventus, raggiunta nel recupero da un Chievo volenteroso e battagliero. L'Inter, nei lontani Emirati Arabi, ha vinto il campionato mondiale per club e sperava di passare un Natale con i fiocchi. Ci ha pensato Benitez a rovinarglielo con dichiarazioni bellicose che certamente non resteranno indolori. Insomma, alti e bassi, luci ed ombre un pò per tutti, tra speranze e buoni propositi per il futuro. La Fiorentina è un caso a parte. In casa viola si preannuncia, infatti, un Natale da paura. Paura del domani, paura di quello che verrà, paura dei prossimi 17 giorni (il campionato ricomincerà il 6 gennaio a Bologna) nel quale non si giocheranno partite, ed i tifosi viola potranno pensare tutto ed il contrario di tutto, senza intravedere una luce all'orizzonte, un barlume di speranza, un motivo di ottimismo.

E del resto basta fare un pò di conti: 15° posto relegati nella parte destra conclamata della classifica. 19 punti in sedici partite frutto di 5 vittorie, 4 pareggi e ben 7 sconfitte, due delle quali tra le mura amiche. Zero vittorie in trasferta (due sole in tutto il 2010), una catena d'infortuni imbarazzante, un incertezza societaria inquietante al di là delle dichiarazioni uffficiali. Della Valle tornerà presidente? E chi sennò al suo posto? E la cittadella si farà finalmente? E se non si farà, i Della Valle continueranno ad investire nella Fiorentina? Dubbi, dubbi, e ancora dubbi. Avanti con i numeri: la Fiorentina è già fuori dalla coppa Italia, è sopra di appena 4 punti dalla zona retrocessione, a 8 lunghezze (con una partita in meno certo, però contro l'Inter...) dal settimo posto occupato dal Palermo con 27 punti. E poi quell'aria di disarmo, di sfiducia, di tristezza cosmica che si respira intorno alla Fiorentina. Eppure poteva essere l'anno buono, se non per tornare in Champions League, almeno per riagganciare l'Europa, quell'Europa League che la Fiorentina di Prandelli seppe onorare alla grande nella stagione 2007-2008 raggiungendo la semifinale (poi persa ai rigori) contro i Rangers di Glasgow. Lazio e Napoli (sulla carta) non appaiono superiori alla squadra di Mihajlovic, la differenza la fanno le motivazioni, la voglia di combattere. Gli infortuni (nessuuno lo nega) ci sono stati, ma è mancata la volontà di soffrire, di alzare la soglia del dolore, senza arrendersi, senza cercare alibi. E non ce ne vogliano gli ottimisti ad oltranza, ma noi ci auguriamo di raggiungere quanto prima i 40 punti, quota sufficiente per salvarsi senza eccessivi patemi. L'obiettivo è quello di lanciare i giovani, di costruire la Fiorentina ye-ye degli anni 2000, di innamorarsi ancora di un sogno che ci è stata rubato troppo presto, a metà tra un'ingiustizia arbitrale (leggi Ovrebo), una ripicca inutile e dannosa (Diego Della Valle vs. Prandelli), una gestione affrettata ed inesperta (Mihajlovic ed il suo staff atletico) ed una pantomima risibile, quasi ridicola da parte degli attori principali (i giocatori). Nel 2011 si volta pagina, Andrea della Valle promette 2-3 acquisti di livello, Corvino rallenta, Diego rilancia. Chi assiste, impotente ma sofferenti sono i tifosi, che sopportano speranzosi, fiduciosi, mossi da un amore indistruttibile, ammirevole, commovente. Speriamo che qualcuno ogni tanto, tra una plusvalenza ed un restauro al Colosseo, pensi anche a loro...