LUCESCU A FV, 'VIOLA, SEGUI IL MODELLO SHAKHTAR'
Nell'attesa dei primi colpi, l'interrogativo più grande è legato al modo in cui la Fiorentina ripartirà. E alla linea che vorrà imprimere alla sua nuova squadra. Il ciclo con cui i viola ripartiranno sarà improntato prevalentemente alla gioventù? oppure sarà di un mix tra esperti e ragazzi? Interrogativi che per adesso non possono avere risposte certe. Dall'Ucraina, Mircea Lucescu è comunque convinto che la società viola possa seguire il suo modello, quello che ha consentito allo Shakthar Donetsk di raggiungere brillantissimi risultati attraverso la ricerca, la scoperta e il lancio di giovani, soprattutto brasiliani, che hanno saputo poi affermarsi a livello internazionale. Un progetto costoso? Forse, ma magari almeno in parte riproducibile.
Lucescu, prima di tutto - anche se da lontano - che idea si è fatto della Fiorentina?
"Mi aspettavo di vederla più in alto ed è un peccato che non sia riuscita a restare dove le compete, tra le prime 4-5 in classifica. So quanta passione c'è a Firenze, una città splendida dove vorrei tornare a giocare, magari proprio in Champions League..."
Adesso però la Fiorentina è in fase di ristrutturazione e la gente è molto dubbiosa.
"Per acquistare c'è sempre tempo, ora i prezzi sarebbero troppo alti.
Mihajlovic comunque è rimasto e cercherà, con tutti i giocatori a disposizione di dare una continuità al suo lavoro. Toccherà anche a lui convincere i Della Valle ad investire. Leggo della necessità di abbassare il monte ingaggi: purtroppo quando sei costretto a far questo diventa molto più dura competere con le grandi perchè i giocatori forti non vengono, anche se Firenze è bellissima. La vita calcistica purtroppo è corta e se non guadagnano..."
Il modello Shakthar è riproponibile?
"Perchè no? Certo bisogna iniziare ad avere grande fiducia nei giovani. Noi abbiamo deciso di investire sui brasiliani, andando a prendere quei giocatori di valore che si mettono in mostra già a diciassette anni in Sudamerica. Li prendiamo e poi iniziamo a prepararli alla vita calcistica, da professionisti veri, e a inquadrarli anche tatticamente. Poi quando alcuni giocatori di età più avanzata iniziano ad avere richieste allettanti possiamo anche permnetterci di cederli perchè dietro di loro abbiamo già pronti altri ragazzi, li abbiamo già formati"
Lei crede che alla Fiorentina e in Italia sia davvero possibile?
"Bisogna stilare un progetto e capire in quanto tempo si vuole arrivare a costruire una bella squadra. Ma è un modello possibile, ne sono convinto"