GURRIERI a FV, Cinque anni per progetto stadio

Esclusiva Firenzeviola.it
24.09.2008 09:01 di  Andrea Capretti   vedi letture

Un progetto che esalta e che fa discutere. Da quando la famiglia Della Valle ha sollevato il velo su ciò che avrebbe intenzione di fare per stadio e cittadella sportiva a Firenze non è passato giorno senza l’emergere di posizioni favorevoli o contrarie. Firenzeviola.it ha cercato di raccogliere un parere importante almeno sugli aspetti che più riguardano il pianeta calcio Fiorentina. Vale a dire lo stadio, la sua fattibilità e i tempi necessari. Il prezioso aiuto è del professor Francesco Gurrieri, architetto di certa notorietà e professore all’Università di Firenze.
“Potrei dire che siamo davanti ad un progetto a due facce. L’ambito positivo è quello dell’entusiasmo, della crescita e degli investimenti promessi dalla famiglia Della Valle. Quello negativo la momentanea mancanza di programmazione. Direi che si tratta di una proposta di carattere generale più che di un progetto vero e proprio ci sono tanti meccanismi ancora da oliare ed integrare”.
Tipo? E quali i tempi di realizzazione?
“In linea generale serve una modifica del piano regolatore, approvato da tutte le parti, la definizione di spazi e strutture e la gara d’appalto per i vari elementi minori. Solo questa porta via molto tempo; una base lavorativa avviata e sicura credo si potrebbe raggiungere in cinque anni”.
Tutti indicano l’area della piana di Castello
“Lì sarebbe fattibile ma serve un confronto preciso con la realtà del territorio. Tra l’altro è un’area che comprende l’aeroporto e il sacrificio di un parco naturale oltre ad avere aspetti tutti da confermare su grande scala, ad esempio le riserve idriche. Serve uno studio accurato, a meno che non si isoli il progetto stadio riducendo così spazi e tempi necessari”.
Altrimenti?
“Bisognerebbe spostarsi fuori Firenze, presso altri comuni”.
La città ce la farà davvero a rinnovarsi?
“Questa è certamente una bella spinta, ad agire quanto a pensare. Una grande occasione potenziale che non deve perdersi tra formalità e problemi burocratici anche se questa ricchezza di idee va razionalizzata e sottoposta a calcoli precisi. Così vedremmo finalmente sorgere il primo frammento della città metropolitana”.