BUDEL, Fiorentina e Milan in Champions

08.02.2008 08:02 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Esclusiva Firenzeviola.it-TMW

Attacco frontale. È quello che Alessandro Budel riserva al Cagliari ed al suo presidente Massimo Cellino, reo, a parere del centrocampista, di averlo in qualche maniera spinto ad abbandonare, dopo quattro anni, l’esperienza rossoblù. Tutto il contrario della sua nuova avventura, ad Empoli, nella quale Budel sostiene di essersi inserito benissimo fin da subito, tanto da avergli fatto “riemergere i pensieri positivi”, ristuzzicando la sua mai sopita determinazione nell’impegnarsi per raggiungere l’obiettivo, in questo caso, la salvezza con la squadra toscana. Budel ci parla di tutto questo, senza tralasciare particolari interessanti riguardo il caso Foggia-Marchini, un’intervista da non perdere in cui il nostro interlocutore si toglie parecchi sassolini dalle scarpe, mettendo in luce quelli che sono, a suo parere, i problemi della sua ex squadra ed i punti forti di quella attuale.

CAPITOLO CAGLIARI: IL CASO FOGGIA-MARCHINI
"A Cagliari secondo me ci sono state diverse situazioni gestite molto male. Colpa della società, il Presidente non ha di certo facilitato la situazione. Difficile fare risultato se hai per primo la struttura che non ti aiuta. Ad Empoli la situazione è totalmente diversa. La società, il Presidente sono a favore dei giocatori. Mentre questo a Cagliari è il problema numero uno. Basti pensare al caso Foggia-Marchini, questo è uno dei problemi. E’ stato gestito male, Marchini non doveva essere allontanato dalla squadra. Sono stati incapaci nel gestire la situazione. L’hanno danneggiato a livello d’immagine, ed anche Foggia non ne è uscito tranquillo, la vicenda doveva essere risolta tra loro. Il Cagliari forse aveva paura di perderlo, ma a mio avviso la situazione tra i due si sarebbe chiarita subito. La società ha fatto più danni che altro comportandosi in questo modo. Non so se Foggia andrà via a giugno ma credo di sì, visto che già a gennaio era stato vicino a cambiare aria. Il Presidente non l’ha lasciato andare via. Tra l’altro Foggia non l’ho più sentito, al contrario di Marchini. La situazione la sta soffrendo ancora adesso. Non è facile per un giocatore abituato ad allenarsi e a giocare la domenica, essere rilegato ai margini. Anzi andrebbe tutelato visto che è un patrimonio della società".

SERIE A: INTER CAMPIONE, JUVE A RISCHIO CHAMPIONS
"L’Inter vincerà sicuramente il campionato a mani basse, è un vero squadrone. Sono state dette tante cose in questi giorni sugli arbitri, ma anche se non avesse avuto degli aiuti, vincerebbe lo scudetto comunque, non ha bisogno di niente. Non nego che qualche decisione a favore la può avere avuta, anche con noi, il rigore per esempio non c’era, ma a mio avviso la sudditanza verso le grandi ci può anche stare. Probabilmente sono gli stessi stadi che possono influenzare. Riguardo la Champions vedo la Fiorentina ed il Milan, anche se il Milan ha valori di qualità maggiori rispetto alla squadra viola, anche per i singoli che ha in rosa. La Juventus secondo me alla fine non ce la farà, sta risentendo di un po’ di stanchezza e ha un organico inferiore rispetto alle altre. Anche domenica i miei ex compagni hanno fatto una prova indiscutibile, ma la Juventus si è vista affaticata".

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