SERVIVA UN VICE PIZARRO. LE ULTIME OCCASIONI DEL MERCATO: 5 GIORNI DI SPERANZE
La quarta partita senza Pizarro pesa maledettamente. Ormai è noto che senza il Pek la Fiorentina non ha la stessa fluidità di gioco e non è un caso che anche ieri in conferenza stampa Montella col sorriso sulle labbra abbia detto: “Sapevo che non dovevamo prenderlo perché poi quando sarebbe stato assente avremmo avuto problemi”. Un paraddoso, ovviamente, ma che spiega ancor meglio l’importanza di questo giocatore. E forse anche la grande difficoltà a trovare un vero e proprio alter ego del cileno. Non lo è Mati Fernandez, ancora acerbo per rivestire quel ruolo, non lo è stato Olivera, non lo sono a tutti gli effetti né Borja Valero né Aquilani. Migliaccio ha altre caratteristiche ma oggi a Catania si adatterà. In rosa insomma non esiste un vice Pizarro, e anche un giocatore che poteva avvicinarsi all’ex romanista come Della Rocca è stato ceduto al Siena. L’ex bolognese non si è mai visto in viola (se non in una circostanza in Coppa italia con la Juve Stabia): Montella evidentemente non ne è rimasto convinto, ma adesso la coperta è davvero corta là in mezzo. L’impressione è che sia effettivamente complicato individuare un clone di Pizarro, ma forse c’è ancora tempo per provare ad ingaggiare un regista. Non necessariamente un campione, ma un discreto giocatore d’ordine, con i piedi buoni e che sappia organizzare la manovra. La Fiorentina ha provato a risolvere il problema e nelle settimane scorse aveva messo in cima alla lista Zuculini del Real Saragozza, un giocatore che – anche per caratteristiche fisiche – ricorda proprio Pizarro. Un ulteriore tentativo può esserci, oppure i viola – che come in estate avevano pensato di nuovo allo juventino Marrone - potrebbero riprovarci con Biglia, anche se l’operazione appare troppo costosa per essere conclusa adesso.
Gli ultimi giorni di mercato saranno dedicati dalla Fiorentina alla definizione dell’affare Alonso: se i viola riusciranno ad averlo subito ci sarà il via libera per Llama che piace al Parma e al Siena, altrimenti lo spagnolo arriverà a giugno. E l’attacco? Per la Fiorentina il mercato in entrata è ufficialmente chiuso, ma attenzione alle occasioni dell’ultimissima ora. I rapporti con la Juventus sono ancora freddi, ma occorre prestare attenzione a cosa accadrà sul fronte bianconero: dopo Anelka, la dirigenza juventina potrebbe provare fino alla fine ad ingaggiare un altro attaccante (anzi, dopo il pari di ieri con il Genoa probabilmente arriverà una vera e propria accelerata) e a quel punto potrebbe lasciar partire uno tra Matri e Quagliarella, quest’ultimo ieri a segno nella burrascosa partita contro i rossoblù. Resta da capire, ammesso che i viola vogliano mettersi a trattare con i bianconeri, se Quagliarella sia davvero pronto ad abbracciare di nuovo la Fiorentina. Per giugno il primo nome della lista rimane il francese Aubameyang, ma adesso è ancora il momento del mercato di gennaio. Sognare un altro buon attaccante, magari da ottenere in extremis, non costa niente. Basta non rimanere delusi se poi non arriverà nessuno. Wolski e Vecino, intanto, sono tutti da scoprire ma intrigano. Rappresentano il segnale che la Fiorentina continua a guardare anche al futuro. Il campo dirà poi se uno sforzo in più (a parte il colpo Rossi) sarebbe stato necessario per puntare con decisione all’Europa. Adesso intanto serve la vera Fiorentina contro il Catania, con uno Jovetic che possa tornare concreto trascinatore della squadra.
Lorenzo Marucci