LISANDRO LOPEZ: OK DEL BENFICA, È IL PRIMO COLPO. PER L’ESTERNO D’ATTACCO DUE OPZIONI. UN CENTROCAMPISTA SE VA VIA SUAREZ. REBIC E BAKIC IN PRESTITO. MA ROSSI È ORMAI UN CASO: VUOLE GIOCARE. LE IDEE DI SOUSA ED IL PRESTITO. SPONSOR BOCCIATO

08.12.2015 00:01 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
LISANDRO LOPEZ: OK DEL BENFICA, È IL PRIMO COLPO. PER L’ESTERNO D’ATTACCO DUE OPZIONI. UN CENTROCAMPISTA SE VA VIA SUAREZ. REBIC E BAKIC IN PRESTITO. MA ROSSI È ORMAI UN CASO: VUOLE GIOCARE. LE IDEE DI SOUSA ED IL PRESTITO. SPONSOR BOCCIATO
© foto di Federico De Luca 2014

E’ Lisandro Lopez il primo colpo della Fiorentina. Dopo aver avuto l’ok del difensore più di un mese fa, i dirigenti della Fiorentina hanno parlato anche con Rui Costa e l’operazione è stata definita a grandi linee. C’è l’accordo sostanziale, ma le firme non sono arrivate soltanto perché nel frattempo si è infortunato il centrale difensivo titolare Luisao e il Benfica prima di vendere Lopez vuole trovare sul mercato un altro difensore per sostituirlo. Si tratta soltanto di un passaggio imprevisto, servirà un po’ di tempo in più, ma la Fiorentina conta comunque di poter chiudere l’operazione al più presto per avere a disposizione il giocatore già all’inizio dell’anno.

Il Benfica è partito da una richiesta di dodici milioni, l’accordo è stato trovato per circa la metà con una serie di bonus sulle presenze e un diritto di partecipazione dei portoghesi alle eventuali plusvalenze in caso di ulteriore cessione. Comunque nel calcio è sempre bene tenere aperte altre piste e se è vero che per Lisandro Lopez è praticamente fatta, la Fiorentina ha in caldo altri nomi, ma non Tonelli che l’Empoli cederà solo a giugno e sembra destinato a sostituire Roncaglia.

La strategia di mercato della Fiorentina è chiara e anche il presidente Cognigni si è sbilanciato nel dopo gara con l’Udinese. Come vi abbiamo anticipato circa un mese fa, Della Valle ha dato l’ok ad operazioni economiche importanti a gennaio, anche oltre il budget previsto, perché l’occasione si centrare grossi obiettivi non va assolutamente persa, anzi proprio questo è il momento di fare un ulteriore sforzo e di provarle tutte per vincere lo scudetto o per arrivare in Champions.

Sousa, come vi abbiamo già detto, vuole giocatori pronti, a gennaio non c’è tempo per insegnare da zero calcio e schemi, per recuperare infortunati o inserire degli stranieri alla prima esperienza in Europa. Lisandro Lopez lo conosce bene, sa le sue caratteristiche e non avrà problemi.

Sul taccuino ora ci sono due nomi per il ruolo di esterno destro, un giocatore dalle caratteristiche diverse da Kuba, più attaccante, in grado di saltare l’uomo, di dare la superiorità numerica e di andare al cross. Abbandonata la pista Borini (guadagna tre milioni e anche facendo sconti è troppo), è vivo l’interesse per Iturbe in Italia, ma la Roma deve prima capire cosa fare sia con Garcia sia con l’organico, è in momento delicato e la trattativa è bloccata. Il nome di un esterno che gioca all’estero lo ha fatto direttamente Sousa, Pradè ci sta lavorando, ma il tutto è top secret.

Siccome le rose devono essere di 25 giocatori, in presenza di due arrivi andranno via Rebic e Bakic. Il primo probabilmente in prestito al Cesena nel quadro dell’operazione Sensi, importante centrocampista giovane che dovrebbe arrivare a giugno, il secondo potrebbe tornare allo Spezia.

In teoria il mercato dovrebbe chiudere qui. Restano due problemi delicati e spinosi da risolvere: Suarez e Rossi.

Suarez doveva essere il terzo mediano da alternare a Vecino e Badelj, lui fatica a giocare il calcio della Fiorentina e gli altri due si spremono molto. Sousa tenterà ancora il recupero e il giocatore sta lavorando sodo, ma sembrano proprio le caratteristiche tecniche a preoccupare. Che fare? Offerte non ne sono arrivate, Suarez è un giocatore importante. Se il suo procuratore troverà acquirenti e società si faranno avanti, la Fiorentina valuterà la cessione e a quel punto servirà anche un centrocampista. Anche qui alcuni nomi sono tenuti sotto attenzione per eventuali mosse.

Capitolo Rossi. Il giocatore sta diventando un caso e ormai è chiaro. Il muso è lungo, le reazioni sono sempre più nervose. Pepito è convinto di avere completato il suo lungo periodo di recupero, vuole giocare con insistenza, si sente pronto fisicamente e non gradisce il ruolo di riserva con poco minutaggio. C’è già stato anche un confronto molto franco con l’allenatore, ma la situazione è chiarissima.

Tutti vogliamo bene a Rossi, anche Sousa. Tutti sanno che questo giocatore è un patrimonio per la Fiorentina. Ma è altrettanto vero che il suo ritmo, la sua rapidità, la sua capacità di essere incisivo sono lontane dall’essere accettabili. Tutte le volte che ha giocato la Fiorentina è andata in difficoltà, è palesemente indietro e anche lui dovrebbe rendersene conto. Dovrebbe anche rendersi conto che gente come Del Piero per infortuni del genere ha impiegato due anni per tornare a livelli accettabili. Ci vuole pazienza, ma Rossi l’ha proprio finita.

Nessuno vuole andare allo scontro tanto più che il giocatore è un patrimonio da salvaguardare, ha rinnovato da poco e con i procuratori c’è un buon rapporto, ma Pepito deve capire che una squadra lanciata per grandi obiettivi deve fare gli interessi del gruppo e non di un  singolo.

Sousa ha un suo piano per recuperarlo gradualmente, ha parlato con il ragazzo, gli ha spiegato che la sua freschezza nel finale di campionato potrebbe diventare determinante, che oggi è inutile esporsi a brutte figure. Capira?

Ora la palla è a lui e ai suoi procuratori, se dovesse chiedere di andare in prestito per giocare di più in una squadra senza problemi di classifica, sarà accontentato. L’ipotesi sembra remota, ma in questo caso servirà anche un attaccante e pure su questo i dirigenti viola non sono impreparati anche se il discorso non è impellente e si tratta di vedere come evolveranno le cose.

In situazioni del genere a volte basta poco, un gol, un’azione, una partita ben giocata per sgombrare la mente dalle ultime paure e ridare vivacità a un giocatore oggettivamente preoccupato.

Intanto Rossi giovedì partirà dall’inizio in Europa League contro il Belenenses. All’andata segno, potrebbe essere un’occasione. E sempre giovedì ci sarà spazio per la Fiorentina B, del resto basta un pareggio per qualificarsi. E allora in campo Sepe, Tomovic, Astori e Alonso; Gilberto, Suarez, Badelj, Pasqual; Mati e Rossi; Babacar. Badelj dovrebbe giocare solo un tempo poi spazio a Borja o Vecino.

La squadra-base sarà risparmiata per la Juve, scontro fondamentale di domenica prossima. A Torino dovrebbero giocare gli stessi che hanno battuto l’Udinese con Roncaglia probabilmente in campo al posto di Tomovic.

In società si lavora anche alla ricerca del main sponsor. Vi avevamo detto che l’accordo era stato trovato attorno ai quattro milioni con una grande azienda, ma i Della Valle  per la maglia della Fiorentina vogliono solo un marchio diverso, altrimenti preferiscono rinunciare ai soldi e continuare con Save the Children. Altre trattative sono comunque in atto e non è detto che il grande nome, gradito alla proprietà, non sia vicino.

Rinnovi di Alonso e Mati. Confermiamo quanto detto da tempo. I giocatori hanno già dato l’ok, resteranno. Si sta lavorando sui dettagli, prestissimo la firma.