I SEI CASI INTERNI DEL MERCATO VIOLA. DDV A FIRENZE PER LE NUOVE TAPPE DEL PERCORSO GIGLIATO

03.04.2013 00:01 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
I SEI CASI INTERNI DEL MERCATO VIOLA. DDV A FIRENZE PER LE NUOVE TAPPE DEL PERCORSO GIGLIATO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Roncaglia, El Hamdaoui, Larrondo. E poi ancora Viviano, Sissoko e Llama. Sono tanti i casi spinosi che stanno cominciando a tener banco in casa viola, quando ormai mancano otto partite al termine della stagione ed i piani di mercato per la prossima annata stanno già cominciando a dare i primi frutti. Pradè e Macìa infatti sfrutteranno queste ultime giornate di campionato per capire quali di questi giocatori viola, ancora in bilico circa la loro permanenza per la prossima stagione, saranno meritevoli o meno di continuare il percorso tracciato ormai dieci mesi fa. Per Roncaglia parlano le presenze: dopo il ko di Torino con la Juve, l'argentino ha rivisto il campo da gioco solo al termine di un mese e mezzo di intenso lavoro, che ugualmente lasciato trasparire preoccupati segnali di una ripresa ancora lontana: per lui ballano ancora circa otto milioni di euro offerti di recente dal Rubin Kazan, una cifra importantissima che la Fiorentina sta valutando seriamente di considerare.

Capitolo attaccanti: El Hamadaoui è letteralmente sparito. Vincenzo Montella, dopo averlo fatto scaldare per gran parte del primo e del secondo tempo nel ko di Cagliari ha alla fine preferito di mandare in campo prima Larrondo e poi Luca Toni, relegando ancora una volta l'ex Ajax a 90' minuti di fredda panchina. Un segnale minaccioso che, a meno di clamorosi capovolgimenti in queste ultime giornate, dovrebbe portare alla cessione del marocchino, un giocatore che tutta Firenze (in realtà) avrebbe preferito vedere un po' più impiegato sul campo. Segue poi Larrondo, un giocatore che nei 70' minuti di Is Arenas ha palesato non solo una condizione fisica nettamente insufficiente ma anche delle evidenti difficoltà ad integrarsi nel gioco della Fiorentina: anche per lui decisive saranno le ultime otto partite di campionato, ma non è escluso che alla fine i viola possano decidere di rispedire al mittente l'ex Siena, che si era presentato con i crismi di un giocatore modello (memorabile - in negativo - è la frase proferita nel giorno della sua presentazione in viola: ''Un mio punto debole? Non ne ho'').

Infile gli ultimi tre casi: Viviano, sul filo di lana fino alle passate settimane, si sta guadagnando mertitatamente a suon di belle parate la sua riconferma in maglia viola. Nel giro delle prossime settimane sarà necessario capire con ampio anticipo quanto potrà essere la richiesta economica che il Palermo vorrà fare alla Fiorentina per il definitivo passaggio del portierone in maglia gigliata, una cifra che dovrà essere nettamente inferiore ai 7,5 ipotizzati alla fine della scorsa estate. Sissoko è un mistero: approdato in viola con l'investitura di ''immediati titolare'' da parte del ds Pradè, il maliano si è via via eclissato, arrivando a collezionare, da gennaio ad oggi, la miseria di tre sole prezenze, per un totale di 32'. Un po' troppo poco per un giocatore per il quale il PSG nel prossimo giugno chiederà 3,5 milioni di euro. Infine Llama: l'argentino, richiesto con forza da Montella al fotofinish del calciomercato estivo, tornerà certamente a Catania dopo appena 5 presenze in trenta partite.

Queste e di altre cose dovranno parlare gli operatori di mercato viola con Andrea ma sopratutto con Diego Della Valle, che in occasione della sfida contro il Milan di domenica prossima si intratterrà ad un tavolo societario sul quale verranno gettate le basi delle nuove tappe del percorso viola. Una strada della quale DDV, a cominciare dallo stadio nuovo, vuole essere indiscusso Pigmalione.