E ORA CHE FACCIAMO?
E ora da qui alla fine del campionato quale sarà l’interesse? Per il secondo anno consecutivo, a metà febbraio, la domanda è la stessa. Nessuna immediata prospettiva allettante o intrigante, solo l’attesa di un nuovo campionato che regali qualche soddisfazione. Il tifoso viola non può che essere deluso, ogni piccola possibilità di far rifiorire l’entusiasmo viene bloccata sul nascere dalla mancanza di continuità della squadra. Ma non si tratta solo di limiti di tenuta mentale, i difetti sono strutturali. E dopo aver visto la Fiorentina contro il Napoli viene da chiedersi: quale sarà il nuovo ciclo, quello che doveva partire due anni fa? Bene i giovani, ma quali saranno gli anziani che si muoveranno accanto a loro?
D’accordo, ora la Fiorentina deve ottenere la salvezza prima possibile ma anche se Delio Rossi continua a dire che sarà una stagione piena di lacrime e sangue, non crediamo che l’obiettivo sia così complicato. Niente è scontato, ma il margine di sicurezza appare ancora abbastanza ampio. Certo, c’è qualcosa di molto mesto e triste nella sconfitta di venerdì sera contro il Napoli perchè ha annullato tutte le residue speranze (pochissime) di restare in corsa per l’Europa. La verità è che due vittorie avevano illuso che la squadra potesse aver risolto i suoi problemi. Ma il successo contro l’Udinese riletto oggi, pur conservando un buon valore, fu comunque caratterizzato dal mancato colpo del ko dei friulani con Di Natale e dal rigore che nel momento cruciale ha rimesso in corsa la Fiorentina. E’ bastato un Napoli organizzato e motivato a far riemergere tutte le magagne dei viola: il mercato di gennaio ha inciso poco, Amauri è ancora lontano dalla miglior condizione (e la mancanza di un’alternativa lo costringe a stare in campo quasi sempre per tutti i novanta minuti), Olivera è per ora confusionario, così la squadra di Rossi continua a reggersi su Behrami e Jovetic. Ma quando hanno una giornata storta, la squadra ne risente pesantemente. Tra l’altro Jo-Jo contionua a mandare segnali precisi sui suoi compiti tattici. Può anche ripiegare in fase difensiva ma poi non potrà essere lucido in zona gol. La questione con Delio Rossi è aperta.
Adesso gli interrogativi spuntano anche sul centrocampo, dove Montolivo ha annunciato che a fine stagione si separerà dalla Fiorentina, Lazzari è ancora un oggetto misterioso, Vargas ha vissuto una stagione da dimenticare su tutti i fronti. Insomma che fare da qui alla fine di maggio? Tra tre-quattro partite (ma anche prima) quando la situazione di classifica potrebbe non presentare più dubbi o preoccupazioni, potrebbe essere l’occasione di provare in porta Neto. Vogliamo capire se potrà essere il portiere viola del prossimo anno? Dovrà essere fatto giocare con continuità. Camporese merita nuove chance, mentre a metà campo Salifu dopo un buon inizio ha avuto qualche difficoltà ma dovrà esser riproposto, valutato e fatto crescere ancora. Un po’ di curiosità potrebbe arrivare dal possibile esordio – nelle prossime gare - di Zohore, il diciottenne attaccante danese prelevato dal Copenhagen. A conti fatti, con due gol al Torneo di Viareggio, verrebbe da dire che è stato il miglior acquisto di gennaio (se non dell’anno…), ma giocava con la Primavera. Un’ultima domanda: ma Romulo che fine ha fatto? Contro il Napoli Rossi, curiosamente ma anche discutibilmente, gli ha preferito sia Cerci che Marchionni, due giocatori che non rientravano più nei suoi programmi.
Lorenzo Marucci