"STRANE" COINCIDENZE
Probabilmente vi aspettavate che parlassimo di Adrian Mutu. Ma una rottura tra il Rumeno e la Fiorentina l’avevamo già prevista. Ed ora che si è davvero consumata ci pare più giusto lasciare che il tempo faccia venire a galla la verità e guardare verso orizzonti più ampi. Perché la perdita da parte della squadra viola del suo giocatore di maggior classe, riguardo alla quale ci è onestamente difficile prendere posizione a favore di una parte o dell’altra, rappresenta solo la punta dell’iceberg. Uno dei tanti tasselli sparpagliati di un puzzle sempre più difficile da ricomporre. Ieri, seppur in un’altra sede, abbiamo espresso delle perplessità sugli arrivi di Neto e Behrami. Ma l’abbiamo fatto da un punto di vista prevalentemente tecnico. Ora ci interessa analizzare queste due operazioni –una quasi sicura, l’altra assai probabile- da un’altra prospettiva. Due giorni fa un quotidiano ha pubblicato alcune dichiarazioni rilasciate da Artur Boruc ai media polacchi. Normalmente, in questi casi, la Fiorentina si affretta a smentire. Ma ciò non è accaduto. E, guarda caso, qualche ora più tardi, è arrivata la notizia dell’accelerata del club viola nella trattativa per Neto.
Ah, dimenticavamo, le parole di Boruc si riferivano alla possibilità di giocare in un'altra squadra nel prossimo campionato. Che sia solo una coincidenza? Abbiamo detto che se la compagine gigliata dovesse trovarsi, ad un certo punto della stagione, con Neto, Frey e lo stesso Boruc a disposizione, sarebbe potuto sorgere qualche problemino. Non solo l’intuizione ci fa pensare che questo problemino sarà risolto con la cessione a giugno dell’estremo difensore polacco. Un’operazione che, sinceramente, ci lascia un po’ perplessi.Tempo fa, in un articolo intitolato “patate bollenti” parlammo della situazione di un certo Savio Nsereko, giocatore su cui è calato il silenzio più assoluto ma che, fino a prova contraria, dovrebbe essere rientrato a far parte a tutti gli effetti della rosa gigliata. Il calciatore tedesco fu, giusto per ricordarlo, parte di un’operazione assai discutibile condotta con il West Ham. Proprio quel club da cui la Fiorentina si appresta a prelevare Valon Behrami. Anche questa una coincidenza? Tutte le società hanno dei rapporti privilegiati con alcuni operatori di mercato, con determinati club o, più in generale, con alcuni Paesi. Questo discorso vale anche per la Fiorentina, per cui non ci sarebbe niente di cui scandalizzarsi. A patto che tutto ciò rientri in quelle che sono le normali strategie societarie. Il problema nasce quando a tali strategie vengono anteposte certe dinamiche. Ci farebbe davvero dispiacere, ma soprattutto preoccupare, se questa situazione dovesse verificarsi in casa viola; però, badate bene, stiamo usando il condizionale. E, in ogni caso, ciò che importa alla fine sono i risultati: se, come ci auguriamo, con l'acquisto di Behrami e Neto saranno poste le basi per una Fiorentina più competitiva di quella attuale, non potremo che esserne contenti.