...PECCATO...
Non stamo a rosicà, come direbbero a Roma. Thomas Di Benedetto potrà diventare anche l’Abramovich della Serie A, ma noi ci teniamo stretti i nostri Della Valle. E’ tuttavia innegabile come questo italo-americano stia facendo le cose davvero per bene. E un po’ anche in barba a noi. Non ce ne voglia Corvino -dal quale non abbiamo mai pensato di separarci in maniera definitiva- ma un pensierino a Walter Sabatini, soprattutto dopo certe indiscrezioni lanciate proprio dal nostro sito, ce l’avevamo fatto. Così come ci fa un po’ rabbia –dopo che si è parlato della necessità di “fiorentinizzare” l’organigramma societario viola- vedere il reggellese Franco Baldini –tra l’altro uno dei migliori dirigenti calcistici a livello mondiale- riprendere la via della Capitale. Il calcio per fortuna non è matematica. E anche questo è il suo bello. Certo che se proprio nel centro di Firenze fossero state gettate le basi di una Roma destinata a vincere qualcosa di importante non pensiamo che i Fiorentini ne sarebbero molto contenti…Nel calcio però è importante anche andare avanti. E se i Della Valle hanno deciso di farlo ancora con Corvino avranno le loro ragioni. Ciò non toglie che la Fiorentina possa ancora migliorarsi dal punto di vista della propria struttura societaria. Se non arriverà un nuovo ds –con la conseguente promozione di Corvino a direttore generale- non è detto che non arrivi proprio un nuovo dg. E se non sarà un fiorentino di nascita potrebbe essere un fiorentino di adozione, uno che, tra l’altro, la cittadinanza della Dominante se l’è meritata ampiamente. E il riferimento a Giancarlo Antognoni non è affatto casuale. Resta da capire, al di là delle cariche ufficiali, quali sarebbero i compiti reali da affidare al capitano viola per antonomasia. Assodato che sarebbe offensivo nei suoi confronti usarlo come semplice “bandiera” –anche perché una bandiera lo è già, senza bisogno di ulteriori investiture- si è parlato di un ruolo di raccordo tra squadra, società e tifosi. Che sarebbe già qualcosa di importante ed estremamente utile.
Ma avendo avuto la fortuna di chiacchierare con lui tre giorni fa, ci siamo resi conto di una cosa: che questo è uno che ci capisce –e tanto- anche di mercato. Perché non sfruttare queste sue doti? Chi dice che in un club non possano esserci più persone che si dedicano al mercato? Non ci risulta, ad esempio, che nel Milan ci siano delle incompatibilità tra Galliani e Braida. E parliamo della squadra che poche ore fa ha messo una seria ipoteca sulla vittoria del campionato. Sia chiaro, non siamo qui a fare opera di sponsorizzazione. Per prima cosa perché Antognoni non ha certo bisogno di sponsor. E poi perché ci parrebbe di mancare di rispetto ad una persona che la vicenda del proprio eventuale ingresso in società la sta vivendo con la massima serenità. Quella serenità e quella sincerità che lo hanno portato ad ammettere –giusto per restare in tema di mercato-: “L’Argentina? Io mi sono sempre affidato a Daniel..”. Ecco, quel "Daniel" è Daniel Ricardo Bertoni, colui che un anno fa si disse scettico sulle possibilità di Mario Ariel Bolatti di adattarsi al nostro calcio. Colui che ai nostri microfoni ha espresso delle perplessità su Rogelio Funes Mori. E colui –non abbiamo motivo di non credergli- che avrebbe proposto alla Fiorentina giocatori del calibro di Samuel e Burdisso. Ecco, alla new wave romano-americana Firenze potrebbe contrapporre un patrimonio di esperienza e affidabilità di assoluto prim’ordine. I giochi non sono ancora fatti. Chissà se coloro che continuiamo a considerare come gli unici punti di riferimento della Fiorentina non possano ascoltarci..