MERCATO, Il Toro ha chiesto Pazzini

Corvino ieri ha incontrato Berti, manager che da poco cura gli interessi di Comotto. Per la cronaca, l’ex capitano granata prima di cambiare procuratore era tutelato dalla scuderia Antonelli, che dalla scorsa estate è l’ad granata: nel mondo del calcio c’è chi maligna che Comotto sia caduto in disgrazia da quanto ha deciso di cambiare il management. Forse sono soltanto coincidenze, tuttavia resta il fatto che da mesi i rapporti tra il giocatore e il dirigente si sono così logorati da arrivare all’irrimediabile strappo. Cairo ha provato a ricucirlo, ma l’impresa è improba. Il presidente granata non ha tuttavia alcuna preclusione nei confronti della Fiorentina. Con il club viola il Torino ha già intavolato possibili intese: dapprima ponendo come condizione il prestito di Gobbi e Potenza più conguaglio economico.

Poi chiedendo Pazzini per quattro mesi più soldi. Infine ragionando su una contropartita esclusivamente economica: ovviamente superiore ai 4,5 milioni cui Cairo ha già saputo dire no. Il gossip mercataro sostiene che i denari necessari per l’acquisto di Comotto arriveranno alla Fiorentina dalla cessione al Napoli di Pazienza. Pazienza è pure una virtù che al Toro non possono avere, perché il mercato langue e il tempo stringe. L’obiettivo granata è il prestito (se non la comproprietà) di Caracciolo dalla Sampdoria, grazie ai buoni uffici del Palermo che detiene l’altra metà del cartellino con il club ligure. Ragione in più per privilegiare l’amico Zamparini, che dopo Balzaretti vuole rinforzare la difesa del Palermo con un altro prodotto del vivaio granata.