LE MANI AVANTI

21.12.2010 00:00 di  Marco Gori   vedi letture
LE MANI AVANTI
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

E Corvino parlò ancora. Esprimendo concetti più o meno condivisibili ma sui quali vale la pena fermarsi un attimo: “In vista di gennaio, posso dire che è più importante riuscire a recuperare più giocatori possibili. E' difficile migliorare ora una rosa che era già completa a giugno”. Un mettere le mani avanti che sicuramente non farà felici i tifosi viola; soprattutto di questi tempi. Ma che cercheremo di analizzare sotto un’altra ottica. Lavorare sotto traccia e depistare rappresentano un grande pregio per chi opera sul mercato. E quello che ci auguriamo, e che in gran parte crediamo, è che il ds gigliato nell’esprimere certi concetti sia stato animato proprio da un simile intento. Purtroppo non è altrettanto facile fare lo stesso con i propri colleghi ed i procuratori, che sanno che la Fiorentina ha bisogno eccome di rinforzarsi e soprattutto di rinnovarsi. Dire che la rosa era già completa a giugno ci pare infatti un po’ eccessivo.

Anche tenendo conto degli infortuni. E’ stato preso un allenatore che nella sua precedente squadra applicava il 4-3-3; modulo che non ha potuto usare a Firenze, perché, a detta dello stesso tecnico, in rosa c’erano troppi “centrocampisti centrali”; centrocampisti centrali però nemmeno adatti a quel 4-2-3-1 di prandelliana memoria che poi anche Mihajlovic ha riproposto. Tanto che è divenuto una pedina fondamentale quel Marco Donadel che in molti, anzi, troppi, avevano già messo in naftalina. E poi si torna al famoso problema dei “rami secchi”: e forse per questo, in un modo che a molti potrà sembrare paradossale, ci è piaciuta di più la seconda affermazione del “Corvo”: “non escludo qualche cessione, che potrebbe verificarsi solo nel caso in cui le alternative fossero per noi interessanti”. Nel calcio la motivazione dei giocatori è fondamentale; a maggior ragione per una squadra che sta affrontando una stagione che proprio Corvino in tempi non sospetti definì, a ragione, “pericolosa”. E pericoloso sarebbe tenere in squadra elementi che non sono pronti a calarsi in una mentalità "battagliera". Quanto alle alternative…Beh, come abbiamo, detto il prossimo sarà un mercato difficile ma anche un banco di prova per lo stesso Corvino. A lui il compito di dimostrare di essere ancora uno dei migliori nella propria professione.