CORVINO, La clausola di Frey non è più di 18 milioni

27.04.2010 17:09 di  Redazione FV   vedi letture
CORVINO, La clausola di Frey non è più di 18 milioni
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© foto di Giacomo Morini

Queste le parole di Pantaleo Corvino, ds della Fiorentina, a Radio Toscana. "La squadra è stanca, con le batterie scariche, ma deve dimostrare di avere dalla sua ancora energie per lottare in questo finale".

Su Mutu. "Ho parlato stamattina con il giocatore e con Becali, comunicandogli la volontà di ridurre lo stipendio, perché la leggerezza è stata grave. Chi crede in noi sa che facciamo le cose in maniera taciturna, i fatti dimostrano".

Su Dainelli. "Avevamo quattro difensori, con Gamberini nazionale tutti volevano un rinforzo al suo fianco, tutti pensavano che dovesse essere sostituito Dainelli e tutti volevano Felipe. Che ho preso a gennaio, poi Dainelli mi ha chiesto di partire".

Sui giocatori partiti. "In tanti ora stanno facendo bene, mi pento di non averli tenuti. Osvaldo, Vanden Borre, Da Costa, Pazienza, Maggio, Kuzmanovic, Semioli, Storari, Pazzini, Jimenez, Reginaldo, Potenza, Almiron, Bojinov. Forse non sono stato in grado di difenderli fino in fondo, quando mi dicevano che non erano da Fiorentina".

Sul futuro. "La proprietà ha sempre detto a me e Prandelli di voler continuare con noi, essendo già chiara un anno e mezzo fa con il progetto Cittadella per il futuro. Sapevamo il progetto che ci si prospettava, l'osservare il bilancio senza ridimensionarsi, sempre dietro alle quattro. Ci viene rimproverata poca chiarezza, ma è una cosa grave. Per mesi si sono riempiti i giornali con Prandelli che non voleva rimanere perché non c'era chiarezza di programma".

Sulla stagione viola.
"In campionato non si è fatto bene, in Coppa Italia bene, in Champions benissimo. Il ciclo non è terminato, dobbiamo ripartire da qui cercando di essere sempre forti e competitivi. Però ripartiamo sempre dietro alle quattro big, magari sovvertiamo i pronostici. Chiaro, non abbiamo vinto niente, ma gli Allievi sono campioni per esempio".



Su Prandelli. "Ci sono squadre che partono davanti a noi, noi saremo competitivi e forti come in questi anni, è stata la nostra chiarezza. Se qualcuno mi chiederà se ricominceremo con Prandelli, io dico, si può essere più chiari di così, di come è stato il presidente? Ddv è stato portato a fare una cosa che la nostra società fa difficilmente. Avete sentito il nostro patron dire che non vuole ripartire con Prandelli? Se avete visto il comunicato alla Gazzetta, capirete se c'è stata o no chiarezza. Ci sono tanti che non sono in buonafede che ci criticano...".

Su Frey e Vargas. "Frey è uno dei calciatori più pagati dal club, per tenerlo qui senza clausole avrei dovuto dargli cifre che non mi potevo permettere di dargli per tenerlo, allora per tenerlo mi devo abbassare i pantaloni... Quando faccio il contratto ad un giocatore, sulla testa della società pende sempre una mannaia. Se il calciatore mi dimostra che da parte sua c'è voglia di andarsene, se oggi Frey non se n'è andato è perché aveva una clausola alta o perché è voluto rimanere. Ha dimostrato di voler restare in viola, non mi ha chiesto di andare via, neanche Vargas per il quale non ho ricevuto offerte. Mantovani? Non ci ho mai pensato, se ha avuto contatti non li ha avuti con me. Kolarov? Per il momento non ci abbiamo pensato. Il futuro viola? Devo lavorare sempre per fare una Fiorentina forte, è il mestiere di un ds, faremo tutto ciò che serve nei reparti quando ci siederemo con Prandelli a parlare di quello che sarà il futuro tecnico-tattico, anche se qualcosa in questo senso abbiamo già fatto. Non ho ancora fatto acquisti per il prossimo anno".

Su Munoz e Felipe. "Il primo ci piace, dico solo questo. Felipe? Sarà un articolo Corvino l'operazione che abbiamo fatto con lui. Non potevo prendere giocatori che costavano troppo a gennaio, avevo già splaffonato, alla fine sono riuscito a prendere Bolatti a 3 e qualcosa, il prestito importante di Felipe con possibilità di acquisizione per luglio, che tutti mi avevano rimproverato di non aver preso, più Ljajic per il futuro e Keirrison in prestito".

Su Giuseppe Rossi ed altri nomi. "Davanti abbiamo Gila, Mutu e Jovetic. Quando Adrian è stato escluso, sono andato su Rossi, ma mi disse che non voleva lasciare la Spagna ed è difficile convincere un big a venire a Firenze a giocarsi il posto. Di Natale? Crediamo in Jovetic, ne abbiamo il dovere. Il vice-Gila? Presto per rispondere. Babacar è il nostro futuro, un patrimonio da gestire e tutelare. Pinilla? Non è mai stata un'idea. Rocchi? A gennaio ho provato a fare tante cose quando Mutu è stato sospeso, dirle sarebbe come voler trovare alibi".

Sulla clausola di Frey. "Io mi sforzo sempre di essere chiaro. Due anni fa si parlava di 18 milioni di clausola rescissoria, nel momento in cui l'ho fatta mi sembrava una cifra giusta. Se io quella clausola la lascio a 18 milioni sono un fenomeno ed un procuratore uno stupido. Ma siccome non è così e Seba ha 30 anni, ripartiamo da tante considerazioni".

Sul futuro di Corvino e Prandelli. "Prandelli il prossimo anno sarà l'allenatore della Fiorentina, come io il ds. Per quanto mi riguarda ho già detto quale sia il mio desiderio per gli anni a venire. La mia società so già quel che pensa di me e Prandelli, poi vedremo quale sarà la volontà del mio allenatore".