CASO MUTU, L'ira di Prandelli

23.07.2008 08:24 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Tuttosport
CASO MUTU, L'ira di Prandelli
FirenzeViola.it

Ora, più che mai, tutto è nelle mani di Andrea Della Valle. E’ lui che deve chiudere questo benedetto caso- Mutu per un senso o per un altro. E’ lui che - come suo fratello Diego nell’estate 2006 con Luca Toni - deve stoppare le smanie di cessione del proprio ds ormai in rotta di collisione col fuoriclasse romeno. E’ lui che deve smussare la sottile ma comunque esistente insoddisfazione del numero dieci viola convincendolo a restare almeno per un’altra stagione essendoci in gioco il sogno-Champions e l’ulteriore salto di qualità di questa Fiorentina. E’ lui che deve venire incontro alle ambizioni del proprio allenatore che vuole finalmente vincere e vuole farlo a Firenze convinto (e come lui anche i tifosi) che dopo un mercato come quello di questa estate - quasi 50 milioni di euro spesi più trattative in corso per Burdisso e blindare la coppia Frey-Gamberini - non sia pensabile perdere il più bravo di tutti, cedendolo per giunta a una diretta rivale,per giunta a una società invisa come poche altre al popolo viola.

FACCIA A FACCIA Insomma, ora più che mai tocca a Andrea Della Valle atteso per domani o comunque entro l’inizio della prossima settimana per il Memorial Franchi con il Barcellona. E non è escluso che arrivi pure il patron Diego. Intanto il presidente viola è stato subito informato da Corvino dell’offerta della Roma. Occorre decidere. E lo deve fare lui. Come fu per il fratello con Toni: l’attaccante pretendeva di più e l’Inter aveva offerto 25 milioni di euro. Corvino l’avrebbe venduto su due piedi, Diego no. Fu necessario un faccia a faccia per sbloccare tutto,loro due soli a parlarsi negli occhi. E lo sarà pure stavolta visto che da ambienti vicini ai Della Valle sarebbe trapelata l’intenzione di non privarsi di Mutu in linea con quanto ribadito anche di recente dallo stesso presidente viola: «Adrian è una bandiera, resta, ci vedremo presto e non ci saranno problemi, la società lo ha sempre accontentato».

PROMESSE Per questo ma non solo Mutu dopo aver annunciato pochi giorni di voler restare a vita a Firenze chiedendo due anni in più di contratto (fino al 2013,come Frey) rispetto all’anno in più (2012) proposto da Corvino, ha rinviato la firma sul nuovo contratto. Perché aspetta il presidente, perché lui gli ha fatto qualche mese fa delle promesse (diverse da quanto prospettatogli da Corvino) e vuol capire se intende mantenerle: «Io ho dimostrato di credere in questo progetto, vediamo ora se loro credono in me».E dire che tutto doveva e poteva essere risolto due mesi fa in un incontro fissato per il 21 maggio tra lui e Andrea Della Valle. Invece quell’incontro inspiegabilmente saltò, Mutu allora andò in vacanza poi agli Europei ma non ha mai dimenticato quelle promesse fattegli dal presidente alla presenza anche di un suo stretto collaboratore. Anche per questo all’offerta di Corvino ha finora risposto picche rinviando la firma e deciso comunque a non firmare se Andrea Della Valle non gli verrà incontro. Mutu chiede di più. Dalla Fiorentina o, se ciò non sarà possibile, da un altro club. Corvino lo sa bene e chissà, forse non è casuale che il contatto con la Roma abbia avuto in queste ultime ore un’impennata: per la preoccupazione e l’irritazione di Prandelli che non vorrebbe privarsi del suo elemento migliore. «Credo che la vicenda- Mutu sia stata gestita male fin dall’inizio » disse il tecnico qualche giorno fa. Urge l’intervento dei Della Valle.