BARZAGLI, Onorato che i grandi club mi seguano

29.12.2007 13:06 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: controcampo.tv

Tanti nomi sono associati al mercato della Juventus. Ma solo per pochi di loro si hanno certezze. Due di queste si chiamano Amauri e Barzagli. A confermarlo è il presidente del Palermo Zamparini in'intervista. "Nei mesi scorsi c'è stato un avvicinamento della Juve per il brasiliano e per il difensore centrale. Quello bianconero è l'unico club che ha contropartite in grado di soddisfarci, ma per il momento non vogliamo cedere nessuno".



E proprio il difensore rosanero, dopo le rivelazioni del suo presidente sull'interessamento dei bianconeri, si reputa molto fortunato. "Sono onorato che i grandi club mi seguono - dice il giocatore - Nel 2007 ho fatto benino ma con troppi alti e bassi. Il 5-0 a Torino? Una figuraccia, quellasera sbagliammo tutto e Colantuono perse il posto. Un giornalista scrisse di me 'ecco perché la Juve non l'ha preso'. Un giudizio che si poteva risparmiare, ma sono abituato anche a questo". Barzagli ormai è dato da 2 anni in partenza dal capoluogo siciliano ma è rimasto in rosanero diventando il capitano: "Sono orgoglioso di questo, significa che il Palermo crede in me e non solo come calciatore".
Non solo Barzagli è al centro delle trattattive e non solo con la Juventus. Come conferma Zamparini, Amauri lo vorrebbere in maglia bianconera, ma non è l'unico grande club che lo vorrebbe nella sua squadra. E' cosi che il patron rosanero rivela la trattativa clamorosa e racconta molti scenari di mercato che riguardano proprio il suo Palermo. Non nasconde una certa insofferenza verso Adriano Galliani e ammette che "se decidessi di cedere Amauri, Galliani è l'ultimo della lista a cui lo darei. Anzi, l'ultimissimo... è questione di simpatia". Ma da dove viene tutto questo astio? Zamparini confessa di aver praticamente servito su un piatto d'argento proprio al dirigente sportivo Toni, quasi pregandolo di prendere l'attaccante finito poi alla Fiorentina, ma lui declinò l'offerta dicendo che non era adatto a indossare la maglia rossonera.