QUANDO UN VAFFA... TI SALVA LA VITA
Se il “vaffa” di Marchionni era diretto a Sinisa, speriamo che ne arrivino altri: sostituzione azzeccatissima, perché in pochi minuti Santana pareggia e risolve il problema. Momentaneamente però, visto che iniziare l’anno con l’ennesima sconfitta sarebbe stato catastrofico, ma purtroppo le difficoltà sono ancora tante, troppe.
La tensione di Marchionni uscendo dal campo e la sua immagine in panchina con le mani fra i capelli, sono un po’ il riassunto del nostro stato d’animo: incavolati neri, per tutto quello di negativo che continua a succedere dentro e intorno alla Fiorentina ma anche abbattuti perché la via d’uscita sembra molto lontana.
Il risultato contro il Bologna, 1 a 1, è lo stesso dello scorso campionato quando a pareggiare per i viola fu Adrian Mutu. E’ impossibile non parlare ancora di lui, anche se la nostra storia è finita: per fortuna, peccato, finalmente, purtroppo…ognuno ha la sua opinione, la sua convinzione, ma la certezza è che sia l’ennesima situazione gestita in modo confusionale e la speranza è che presto ci chiariscano come veramente stanno le cose. Chi ha ceduto Mutu, se ha ceduto Mutu, quando e a chi (Cesena, scusate, ma pare uno scherzo!), perché si è incavolato e allontanato dall’allenamento? Oggi parleranno i Becali e vediamo cosa viene fuori, perché una nuova querelle, stile Prandelli, non è tollerabile.
“Era meglio venderlo due anni fa alla Roma”, è un ritornello che non mi piace anche perché, col senno del poi, non si fa il calciomercato. E’ stato e resterà uno dei campioni più grandi che ha avuto la Fiorentina, ma è diventata troppo ingombrante e difficile la sua gestione. Che cavolo gli sarà successo in questo anno solare? E’ sempre stato “un bel tipo”, ma dalla sibutramina in poi è stata un escalation di manifestazioni (pugni, serate strane, incidenti domestici) atte quasi a sfidare la società, a cercare di essere cacciato. Se con i DV è un rapporto di lavoro e ci sono delle regole legali che risolveranno quanto successo, è imbarazzante come il rumeno abbia gestito il rapporto con i tifosi. “Resto a Firenze perché sono in debito di riconoscenza”, inchini sotto la curva e pugno battuto sul cuore di poche settimane fa, fanno rabbia a tutti noi che continuiamo ad amare questa maglia, con tutte le difficoltà di questo momento. Grande calciatore, ma piccolo, piccolissimo uomo.
Spero comunque, che a breve si capisca se di questa rottura è solo colpa di Adrian, perché della sua partenza alla fine ce ne faremo una ragione, ma la società come si è realmente comportata?
La Signora in viola