JUVENTUS, Le partite non iniziano al 45'
Anche alla vigilia del derby Ranieri lo aveva voluto specificare: “la Juventus non butta via i primi tempi”. Tuttavia, all'indomani della stracittadina e della seconda frenata in pochi giorni nella volata per la Champions League, le apprensioni in casa bianconera sono molte e legittime. Lasciando da parte le polemiche arbitrali, il punto in comune tra Reggio Calabria e il derby riguarda il diverso atteggiamento della squadra tra un tempo e l'altro. Novello Giano bifronte, l'undici bianconero riesce a mostrare quel ritmo e quell'incisività in suo possesso solo a gara inoltrata, quando magari la situazione è delicata per non dire traballante. Conosciamo sin troppo bene l'intelligenza tattica di Ranieri, così come le sue doti diplomatiche: per questo è fuori di dubbio che, al di là delle dichiarazioni in conferenza stampa, a Vinovo si stia lavorando parecchio sull'aspetto della mentalità e dell'approccio alla partita. Non è però l'unico problema dei bianconeri: a questa mancanza per così dire “filosofica” se ne aggiungono altre nettamente più pratiche, viste le molte assenze che anche contro la Fiorentina impediranno a Ranieri di schierare la migliore formazione. Tegole che si sono abbattute un po' su tutti i reparti, senza sconti.
Buffon non mancherà, non è detto che sia altrettanto per Trezeguet, a cui andranno aggiunte le squalifiche di Chiellini, Nedved e Zanetti. Quattro elementi chiave che costringeranno Ranieri ad un altro fine settimana di alchimie tattiche, magari con Camoranesi ancora al centro e l'opaco Palladino degli ultimi tempi dirottato sulla mancina. La verità – e le recenti prestazioni lo dimostrano – è che senza di loro la Juventus perde quel valore aggiunto che l'ha portata contro ogni pronostico al terzo posto, e torna a essere una squadra “normale”. Una squadra per la quale la visita di una Fiorentina a sua volta priva dell'uomo-faro diventa motivo di apprensione. E allora qui torniamo alle prime righe: se vuole arrivare in Champions league senza dissipare il “tesoretto” accumulato sin qui, la Juventus dovrà mettersi in testa di iniziare le partite al 1' e non al 45' o magari più tardi. Fuori dalle conferenze stampa, state pur certi che questo Ranieri lo sa benissimo.