DEL NERI, Non credo alla crisi della Fiorentina
Sempre più in alto. Questo il motto che deve seguire la Samp nella prossima giornata di campionato, il big match di domani contro la Fiorentina. Dopo le ultime tre partite vincenti, la truppa di Del Neri è chiamata ora alla prova del nove, contro i viola che, seppure in crisi di risultati, rimangono comunque formazione temibile e assai difficile da affrontare. Il mister lo sa bene: “Personalmente non credo alla crisi della Fiorentina, che gioca un ottimo calcio, disponendo di una rosa di giocatori giovani e di qualità. Hanno una squadra costruita per ottenere tanti obiettivi in diverse competizioni nell'arco di un campionato e ciò che stanno facendo in Champions dimostra il loro valore. Finora in classifica hanno una posizione non consona alle loro possibilità”.
La conferenza stampa odierna in quel di Bogliasco è iniziata con una precisazione, probabilmente dovuta e scontata visti i precedenti, riguardante il tormentone Antonio Cassano. L'addetto stampa Marangon prima dell'inizio del “colloquio” si è infatti rivolto ai giornalisti, specificando in primis che Del Neri non avrebbe risposto a domande sul numero 99 barese. Detto questo, il mister ha poi cominciato: “La classifica è buona, ma non dobbiamo cadere nel tranello di guardarla: a fine stagione tireremo le somme di quello che abbiamo fatto vivendo alla giornata, domenica dopo domenica”.
Partita difficile quella di domani, dicevamo, e di questo Del Neri è sicuro, visti anche i precedenti, che lo vogliono spesso e “malvolentieri” sconfitto dalle sfide contro il mister viola Cesare Prandelli: “E' vero, ma anche la Juve ad esempio è la mia bestia nera. Va detto che comunque sono state sempre partite molto combattute. Il calcio si rinnova sempre, speriamo che cambi le regole: di certo se saranno più bravi loro vinceranno, ma se saremo più bravi noi, il risultato andrà in un'altra direzione. L'importante è che chi giocherà domani, sia dall'inizio che a partita in corso, dia il massimo nei novanta minuti”.
Continuando poi il discorso “bestie nere” e tabù, al mister di Aquileia è stato inoltre fatto notare di come la Samp negli incontri serali, a differenza di quelli giocati al pomeriggio, sia sempre uscita malcioncia; ma nonostante questo Del Neri ci ha scherzato su: “Con l'Inter non era serale, erano solo le 18, ma era già buio -ha esordito sorridendo-, comunque a parte questo due anticipi li abbiamo vinti, con Catania ed Udinese nelle prime due giornate. Anche se è vero che abbiamo perso partite importanti in notturna, è altrettanto vero che contro la Roma abbiamo pareggiato: speriamo in ogni caso di cambiare questo trend”.
L'obiettivo è dunque chiaro, ma come si batte una squadra come la Fiorentina?. Del Neri descrive la ricetta: “L'avevo detto prima della partita contro l'Udinese: in primis c'è la Sampdoria, voglio che i miei escano con la maglia sudata e l'onore delle armi in qualsiasi caso, per la società e per i tifosi. La Fiorentina, come ho detto, è una squadra di valore, per batterla dovremo mettere in campo intensità, cuore, corsa e densità di gioco. Se giocheremo con il fioretto sarà difficile portare a casa il risultato, dovremo giocare di “clava””.
Infine, una citazione sul suo futuro. C'è infatti chi lo vorrebbe lontano da Genova, in particolare voci che lo spingerebbero proprio a Firenze come erede di Prandelli sulla panchina viola: “Io non leggo i giornali, mi trovo spiazzato. Il mio futuro fino a quanto concerne il discorso 2010 è alla Sampdoria, poi vedremo – ha tagliato corto –. Non devo dimostrare niente a nessuno, quello che ho fatto in dieci anni di serie A rimane. In più ho l'onore e il piacere di lavorare alla Samp, se ci sono queste voci vuol dire che lavoriamo bene tutti”.