UNA MANDATA IN PIÙ

11.09.2018 20:30 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
UNA MANDATA IN PIÙ
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Come spesso capita, il momento della sosta per gli impegni delle varie selezioni nazionali è utile alle dirigenze dei club per fare un punto della situazione, che quasi sempre va a riferirsi ai contratti dei singoli calciatori. Soprattutto di quelli migliori. E in casa Fiorentina non si fa eccezione a questa regola, dato che i due massimi dirigenti viola nel mercato, Pantaleo Corvino e Carlos Freitas, si apprestano a chiudere un paio di porte ai grandi club. Dietro ad esse, si nascondono - come prime operazioni da definire - le sagome di Cristiano Biraghi e Giovanni Simeone.

Biraghi, autore di una buona partenza in queste prime uscite di campionato, si è visto ripagato dei grandi sforzi compiuti con la convocazione, e la prima apparizione, con la maglia dell'Italia nel pareggio interno con la Polonia. E dopo essere stato oggetto dei desideri del Milan, ma soprattutto di Gattuso, nella scorsa estate adesso la dirigenza gigliata intende premiarne la crescita con un prolungamento ed adeguamento verso l'alto del contratto, anche come premio al lavoro e alla scommessa fatta da Corvino e dal procuratore del terzino, con il quale il dg ha un rapporto di lunga durata.

Anche per Simeone la pausa per le nazionali si è rivelata quella della prima volta. Prima presenza per l'Argentina, e subito a centro. Certamente il Guatemala non sarà la più irresistibile tra le sfidanti, ma questa rete pare essere solo la prima di una serie di conferme ora attese sullo stato di estrema maturazione che sta vivendo il Cholito. Anche per lui quindi in viale Fanti si pensa di scacciare le voci dall'estero, con però la destinazione Atletico adesso finalmente smentita seccamente dal padre, offrendo al numero nove argentino un nuovo contratto. La sensazione che questi affari possano arrivare presto a buon fine è latente, così da regalare anche maggior margine di manovra sul mercato, sui loro conti. Anche perché poi entrambi hanno fatto capire, tramite le loro parole o di chi li rappresenta, di voler ancora sposare la causa Fiorentina con certezza, perlomeno nel breve periodo.