ULTIMA AL FRANCHI IMBARAZZANTE. GIOVANI MOLLI E I VECCHIETTI CI CASTIGANO

27.12.2018 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
ULTIMA AL FRANCHI IMBARAZZANTE. GIOVANI MOLLI E I VECCHIETTI CI CASTIGANO

Vorrei che qualcuno facesse presente al Direttore Corvino che non riceverà alcun premio, e non è nemmeno un trofeo da mettere in bacheca, la brillante idea di avere creato la squadra più giovane d’Italia quando la più vecchietta, il Parma, viene al Franchi e ti umilia con l’unico tiro in porta della partita. Le mani si battono quando i ragazzi che vengono presi a giocare nella Fiorentina sono bravi, quando ti fai prestare calciatori almeno da serie A, quando fai allenare il gruppo da qualcuno che riesce a dargli un gioco o che ha idee per cambiare le sorti della squadra. Se Pioli non riesce a dare un’identità alla Viola e i calciatori sono troppo molli sotto l’aspetto tecnico, mentale e di personalità ci ritroviamo come ieri sera ad imprecare sugli spalti.

Non mi è piaciuto l’arbitraggio di Fabbri, ma non penso che ci sia la necessità di attaccarsi alla scusa del suo errore sul rigore mancato perché la Fiorentina aveva l’obbligo di giocare una gara di tutt’altro livello, aveva l’obbligo morale nei confronti di noi tifosi di chiudere in bellezza l’ultima al Franchi, aveva l’obbligo di far valere, almeno contro il Parma, quella piccola differenza di valore dei singoli uomini in campo. Peccato che loro ne abbiano una fondamentale a loro favore che è quella dell’attaccante: Inglese ha avuto una palla e, complice lo svenimento di Hugo, ha fatto gol. Simeone anche ieri non ha dato nota di sé in modo positivo e posso confermare, come previsto, che a fine gara gli è stato ricordato dove doveva collocare “il ditino” mostrato alla curva contro l’Empoli.

Il Parma comunque, tra l’incredulità del suo allenatore e anche la nostra, ci ha raggiunti in classifica, quella classifica che offusca il vero valore di questa squadra. Il fatto che nonostante tutto il sesto posto sia a tre punti dai viola credo che ci confonda solo le idee perché, se dopo due vittorie di cui una a San Siro contro il Milan, non siamo in grado di battere il Parma in casa vuol dire che tutto è dovuto al caso, non c’è idea di programmazione, non c’è un accenno di miglioramento, di crescita di questa squadra. Contro i rossoneri (che ieri vincendo avremmo agganciato in classifica) una perla di Chiesa, anche lì unico tiro in porta, ci ha aiutato mentre col Parma siamo riusciti a fare impensierire Sepe solo al 92’ con Pjaca ed è tutto dire!

Se il Natale è passato serenamente, è bastato arrivare a Santo Stefano per tornare ad innervosirsi. Non riesco nemmeno a trovare qualcuno da salvare, qualche azione degna di nota o qualche gesto tecnico che abbia impreziosito la serata. Il niente assoluto. La difesa è stata oscurata dalla pessima prestazione di Hugo, il centrocampo sbanda e anche Veretout ha giocato male, l’attacco non c’è e Chiesa stavolta non ha fatto il miracolo. La mia impressione è che non ne verranno fatti nemmeno nel mercato di gennaio, sia perché le occasioni non sono mai del tutto consone alla Fiorentina sia per le caratteristiche dei giocatori e ancor di più per quelle dei cartellini e degli ingaggi. E poi, se ti allontani dalle posizioni europee, mica vorrai spendere e spandere per nulla! Che cattivi pensieri mi prendono, ma la voglia di crescere e ambire al meglio non scorrono più dalle nostre parti.

La Signora in viola