SHOULD I STAY OR SHOULD I GO?
7 partite per cambiare il proprio futuro e per dimostrare di essere un giocatore da squadra di vertice. E' questa la missione di Alessandro Matri in questo rush finale di stagione, con Montella che farà di tutto per proteggere la propria scelta di puntare sull'ex Milan nel corso del mercato di gennaio. L'attaccante si è presentato a Firenze con una doppietta contro il Catania, poi ha segnato altre due reti (una in Europa League e una in campionato contro il Chievo) senza però dare mai l'impressione di poter mettere in difficoltà le difese avversarie. Molti gol sbagliati e il nervosismo in costante aumento hanno costretto lo stesso Montella a lasciarlo fuori dai titolari contro l'Udinese, ma adesso il futuro è a un bivio: o cambia il corso della stagione oppure a giugno lascerà Firenze per tornare a Milanello (prima di essere girato a qualche altra squadra di Serie A).
Il tecnico viola conosce le potenzialità di Matri. Le ha seguite prima che arrivasse a Firenze e soprattutto le ha potute seguire dal vivo da gennaio in poi. Non si diventa brocchi da un giorno ad un altro e la sensazione è che possa bastare un gol per cambiare l'inerzia di una stagione storta. Il pubblico fiorentino lo ha sempre sostenuto, al massimo ha mugugnato, ma mai si è permesso di fischiare un ragazzo che ha sempre dato tutto in campo. Adesso però è arrivato il momento di ripagare questa fiducia.
Le strade per la punta sono due: riuscire a dare una svolta al proprio campionato convincendo la Fiorentina a trasformare il prestito quanto meno in una comproprietà, oppure concludere l'anno senza infamia e senza lode per poi riprendere la via di Milano. Il futuro comunque è in mano allo stesso giocatore, perché la società è sempre stata aperta ad un possibile riscatto. Ha la fiducia dei compagni come del mister e soprattutto degli uomini di mercato viola. Ora ha due mesi per farsi una domanda: "Should I stay or should I go?"