RANIERI CI FA DECOLLARE, ORA TOCCA ALLA SOCIETA'. PRADÈ FA PRE-TATTICA?
Questa storia del “corto muso” mi sta un po’ antipatica. Sia perché è stata abbinata al calcio da Allegri sia perché, di conseguenza, la vedo legata alla Juventus e vorrei coniare un termine nostro e azzardo un “a lungo muso”, quello col quale vanno a casa i nostri avversari dal momento che li batti con un solo gol di scarto e lo difendi con le unghie e con i denti per accumulare quei punti che ci portano a passare la notte al terzo posto in classifica. Vuoi mettere!
È anche vero che i bianconeri vengono considerati, quando vincono per 1-0, un team cinico e col carattere forte che li aiuta a superare le partite anche soffrendo quindi credo che pure la nostra Fiorentina abbia trovato, finalmente, quel quid che le mancava, quella scaltrezza che tante volte abbiamo agognato e per la quale ci siamo lamentati mesi, anni, secoli… In fondo quello che conta è il risultato, solo il risultato e questo terno di vittorie con un solo gol di scarto da tanta fiducia ad Italiano, ai ragazzi e a noi tifosi.
Festeggiare una serata come ieri, una classifica esaltante e la fine del 2023 merita che si brindi e si plauda tutti insieme a questa Fiorentina che ci fa luccicare gli occhi. Oddio, non è che giochi il calcio più bello del mondo, anche ieri contro il Torino ha giocato un primo tempo preoccupante dove Teracciano si è prodigato in un paio di parate determinanti e dove occasioni da gol per i ragazzi in viola non sono state rilevate. La seconda parte della gara è stata più incisiva ma, come al solito, abbiamo costruito poco e finalizzato meno, dove entrambi gli attaccanti, prima Beltran e poi Nzola, non hanno mai tirato in porta, dove Bonaventura non brillava perché forse non al top al rientro dopo infortunio, ma dove siamo riusciti a fare gol nuovamente con un difensore, con quel Ranieri goleador in Europa alla prima marcatura anche in campionato.
Passato alle cronache per la grinta con la quale gridava “miracolato” in faccia a Paredes all’Olimpico, devo dire che questo ragazzo sta crescendo e imponendosi sempre più in maglia viola (cominciano già a correre voci su un utilizzo anche in maglia azzurra), sia quando difende sia quando, come ieri, insacca alle spalle del portiere un pallone che vale tre punti. Un pallone inoltre che si trasforma in un pancione nella tenera dedica alla compagna in dolce attesa. Bellissima immagine del momento storico della Fiorentina.
Quello che salta agli occhi è l’assenza, in queste tre vittorie consecutive, di Gonzalez e cioè un calciatore determinante nella squadra di Italiano e questo è un altro segnale di crescita del gruppo che, come ha detto il Mister, “ha cambiato mentalità, ci sacrifichiamo di più e siamo compatti”. Va anche detto che la Viola ha sistemato la difesa che non rimane più alta in campo a farci crepare di paura e prendere reti imbarazzanti, ma si abbassa e gestisce meglio e, alla bisogna, si copre anche con i cambi dalla panchina. Bello il calcio spumeggiante, cosa che non vediamo spesso comunque, ma quanto è più redditizio essere concreti e portare a casa il bottino pieno?
La nota stonata della serata è il nuovo infortunio occorso a Sottil. Ora, non è che il ragazzo sia un giocatore imprescindibile per la Fiorentina, ma il numero degli esterni comincia ad essere scarso se si considera inoltre che Kouamè andrà alla Coppa d’Africa. Credo sia fondamentale, vista la fortuna del mercato di gennaio alle porte, correre ai ripari e dare al Mister pedine di valore. Purtroppo i calciatori migliori sono stati sempre venduti e ritengo che la rosa non sia eccezionale ma il tecnico sta facendo nuovamente un capolavoro con gli uomini che ha e mi sembrerebbe giusto aiutarlo per far fruttare quanto di buono piantato in questo 2023 che sta finendo.
Mi auguro solo che le parole di Pradè che ho letto, “non dobbiamo riparare nulla”, riferendosi a possibili nuovi innesti siano pre-tattica, il solito modo per non scoprire le carte perché diversamente sarebbe preoccupante.
La Signora in viola