PROTAGONISTA INASPETTATO
I periodi negativi capitano, soprattutto in determinate zone del campo. Quello del trequartista, ad esempio, è un ruolo come minimo delicato. Il calvario di Riccardo Saponara, da un po' di tempo a questa parte, ha però dato l'impressione di aver finalmente trovato un epilogo. Il giocatore ex Empoli sembrava uno dei più affranti, almeno apparentemente, durante i giorni successivi alla tragedia del capitano Astori.
Ma il numero otto gigliato è riuscito nell'impresa forse più ardua: quella di trasformare - come si fosse sentito in dovere di riempire in qualche modo il vuoto lasciato da Astori - un immenso dolore in forza di volontà, mostrandosi più sicuro di sé. Emblematica in tal senso è stata l'accesa discussione di Saponara con De Paul, ieri l'altro, dopo il fallo di Dabo su Perica al 21' della ripresa. Sintomo di una ritrovata personalità.
Sempre più al centro del gioco, il classe '91 ha collezionato nelle ultime quattro partite in Serie A ben 292 minuti che, se sommati ai soli 148 raccolti prima della gara contro il Benevento, superano decisamente il tetto dei 416 della scorsa annata. "Con grande orgoglio portiamo a termine la missione più difficile. Cinque vittorie consecutive non sono sufficienti per ritenerci totalmente soddisfatti del nostro percorso, adesso è obbligatorio puntare in alto", ha scritto "Ricky" poco meno di ventiquattro ore fa sui social. Perché l'Europa, adesso, è una questione personale.