NÉ PRECLUSIONI NÉ ILLUSIONI

26.05.2012 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
NÉ PRECLUSIONI NÉ ILLUSIONI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Ed arrivò il "day one" della Fiorentina. Si alza oggi a mezzogiorno, infatti, il sipario sulla Fiorentina 2011/2012, con tutte le curiosità e le ansie del caso. La presentazione del nuovo diesse Pradè rappresenta di fatto il primo atto del dopo campionato, con una piazza intera che s'interroga su cosa ci sia da attendersi nel corso del prossimo anno. E contando lo sforzo di pazienza sviluppato dal triplice fischio di Lecce in poi (era il 5 maggio, quando a salvezza raggiunta furono annunciate le tanto conclamate "comunicazioni a breve") potrebbe già essere questa una buona notizia.

Di certo c'è che l'arrivo di Pradè è la prima mossa in quella che tutti si augurano possa essere una "rinascita". Il curriculum del nuovo dirigente viola parla da sè, incluse le contingenze nelle quali si è ritrovato a lavorare, e in un momento in cui si decide di virare in modo brusco dall'impostazione "corviniana" non c'è che da sostenere il nuovo direttore sportivo viola. Ci sarà tempo e modo per valutare il frutto del suo lavoro, ma pensare di non accoglierlo con favore solo per un accento capitolino, o per un'aria non propriamente allegra che tira in città, sarebbe puro autolesionismo.

Niente preclusioni, dunque, verso Pradè e verso quello che sarà il suo progetto di lavoro. Ma nemmeno illusioni. Perchè la Fiorentina, tutta, è chiamata a un'opera per niente semplice. Quella di recuperare entusiasmo, e tifosi, in uno stadio che ormai da due anni è vuoto. Quella di riavvicinare la squadra alla città, senza blindare i giocatori nel segreto degli allenamenti, e cambiando in modo radicale anche il modo di comunicare e rapportarsi alla prima risorsa di questa città: i suoi tifosi. E sarà per questo motivo che, oltre alla presentazione di Pradè, avranno molto peso le parole di Cognigni.

In assenza di Andrea Della Valle, e alla luce degli interventi di Diego Della Valle, spetterà infatti a lui disegnare la prima bozza del "rinnovamento viola". Per inciso quello stesso rinnovamento che, in settimane di attesa e silenzi, ancora oggi non s'intravede. A lui il compito di provare a rasserenare l'ambiente con quella chiarezza che raramente questa società ha saputo trasmettere. Come ricostruire la squadra, a chi affidarla (visto che la scelta del tecnico, oltre al diesse, molto racconterà degli scenari e degli obiettivi attesi per il prossimo anno), che budget ci sarà per il mercato, come richiamare i tifosi allo stadio, e come ricompattare l'ambiente sono tutti interrogativi che continuano a scottare sotto la brace del tifo. E francamente, inserito il primo tassello Pradè, sarebbe anche tempo di scioglierli con la massima trasparenza.