MIHAJLOVIC, La strategia del Calcinculo
Chi al luna park non è mai salito sui "calcinculo" alzi la mano. Ed ecco che, praticamente, tutti sanno di cosa stiamo parlando. Ti agganci a quei seggiolini che danno la sensazione di volare e, con la gentilezza del caso, sospingi il compare di fronte a te con l'utilizzo del collo destro. Obiettivo il "lato b" del malcapitato compare che, di certo, al prossimo giro chiederà di stare dietro.
Tutt'altra giostra quella andata a scena nel dopo-Lecce. Mihajlovic che rientra dagli spogliatoi 5 minuti prima della squadra. ("Avevo già detto tutto quel che avevo da dire" commenterà poi lo stesso tecnico). Mihajlovic che nelle dichiarazioni del dopo partita si fa scappare un riferimento a quel "calcetto al posteriore" chesarebbe disposto a dare a tutta la squadra. Mihajlovic che, infine, ieri mattina ribadisce con forza i suoi concetti in quella che tanti raccontano come una vera e propria sfuriata.
Mondi lontani, opposti, Prandelli e Mihajlovic. E, ovviamente, anche comunicativamente parlando. Quella di Mihajlovic, oggi, è una strategia rischiosa, così come è rischioso spesso mettere al muro il gruppo, ma è al tempo stesso quel puntiglio dell'allenatore che tanti aveva affascinato nel giorno del suo arrivo. Se il suo carattere, la sua personalità, che tanto servirebbe a questa Fiorentina, arrivasse anche con qualche "calcetto posteriore" ben vengano anche le sfuriate.
Non dovessero funzionare, si prendano allora in considerazione altre strategie. Ma nel frattempo, per favore, diamo tempo a questa Fiorentina di muovere realmente i primi passi. Perchè già a metà settembre, con due sole riprove sul campo, fra sconfitte e "calcinculo" il clima rischia di farsi fin troppo pesante.