LUCARELLI, Da tre anni è "quasi" viola
Lo ammise il padre in tempi non sospetti. "Firenze sarebbe la soluzione ideale per Cristiano". Correva l'anno 2007 ed il Cristiano Lucarelli nazionale era in lizza per il dopo-Toni. Contestato a Livorno, tra insulti ed ingiurie, si salutò con la curva labronica con un "addio e amici come prima". Andò in Ucraina, allo Shakthar. "Non so perché non sono venuto a Firenze -specificò Lucarelli- visti i buoni rapporti con Corvino ci sarebbe voluto poco a chiudere l'accordo". Dettagli ulteriori li fornì l'agente Pallavicino. "Vieri costava meno e Cristiano avrebbe messo in difficoltà Pazzini nel ruolo di titolare". Passa un anno e torna il tormentone: Fiorentina su Lucarelli. "Sono quindici anni -disse l'attuale centravanti del Parma- che mi accostano ai viola, ma non ci sono stati contatti concreti". Bugia, visto che i contatti ci furono, anche se non andarono in porto. Tant'è. Dall'Ucraina Lucarelli approda al Parma. Fino ad oggi, quando ritorna il leit motive gigliato. "Io vice-Gilardino? Mi adatterei al ruolo". Stop, invece, da parte dell'agente Pallavicino. "A Firenze Lucarelli non vogliono vederlo neppure in cartolina". Sottolineatura doppia dell'attaccante. "Penso di restare a Parma al 99,9%".
Altro che percentuali Mourinhesche però. Quello 0,01 % pesa come un macigno. Tanto che... "Siamo in dirittura d'arrivo -dichiarò trionfante, pochi giorni fa, il presidente amaranto Aldo Spinelli- al 99% chiudiamo". Fatta? Neanche per sogno. Storie dei giorni nostri. Rottura con il Livorno, seppur temporanea, questione di soldi, e nuovo tormentone. Lucarelli alla Fiorentina.
Stavolta, però, l'affare si chiuderà? Oppure si tratta di un altro falso allarme? 1,6 milioni è l'ingaggio che Lucarelli percepisce oggi al Parma. 800mila euro cadauno, prestito secco, la proposta dei labronici. La stessa formula con cui potrebbe, chissà, approdare a Firenze, magari in prestito oneroso. Livorno, ultima parola viola e questioni di cuore (e di portafogli) permettendo.