LEZIONI A STRAMACCIONI

18.02.2013 00:45 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
LEZIONI A STRAMACCIONI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Alla faccia della Fiorentina divenuta prevedibile! Si sa che nel calcio difficilmente si trova il giusto equilibrio, ma quando negli ultimi tempi su queste pagine professavamo pazienza di fronte alla flessione della squadra era a questo che ci riferivamo. Perchè finalmente la Fiorentina si è ritrovata, forse ancora più forte di quanto l'avevamo ammirata fino a dicembre scorso. Di certo molto più cinica di quanto lo fosse stata in passato, tanto più al cospetto delle presunte "big" del campionato.

Presunta. Perchè l'Inter strapazzata ieri sera al Campo di Marte tutto è sembrato fuorchè una "big". Mai in partita gli uomini di Stramaccioni, mai in grado di opporre resistenza allo strapotere tattico dell'undici di Montella. Una lezione di calcio, quella che il tecnico viola ha fornito al collega-amico Stramaccioni. La Fiorentina più bella dell'Aeroplanino ha frastornato l'Inter con il gioco, con la manovra, con i fraseggi palla a terra, e con ogni interprete ben al di sopra delle più rosee aspettative.

Perchè chi se l'aspettava un Ljajic così? Finalmente il giovane Adem ha trovato la sua serata magica, quella da incorniciare, quella da tenere sempre bene a mente allenamento dopo allenamento. Merito del suo tecnico, che lo ha trattenuto nonostante gli incubi della passata stagione, e che lo ha rilanciato dopo un periodo nel quale Ljajic non aveva fatto molto. E lui, Adem, ha ampiamente ricambiato la fiducia, sfoderando una prestazione di grandissimo valore.

Diverso il discorso per Jovetic, per il quale vale identica premessa a quanto state leggendo. Che non fosse in un momento scintillante era chiaro. Ma era anche chiaro che la Fiorentina non potesse fare a meno di lui, checchè nei sondaggi molti tifosi lo volessero in panchina. JoJo è il top player di questa squadra, l'uomo di maggior talento. Doveva semplicemente ritrovare un pizzico di serenità, giocare probabilmente un po' più avanti, ed ecco che adesso Firenze ha pienamente recuperato il suo gioiello, in attesa che gli conceda anche un po' di fiducia in più sul suo apporto in campo, e in futuro.

Serata ideale, soprattutto per far tornare ad assaporare al primo tifoso Diego Della Valle il vero profumo del calcio viola che fino a qualche tempo si respirava dalle parti del Viale Fanti. Tre anni dopo la Champions, DDV ha potuto ammirare la Fiorentina rinnovata e ricostruita dal fratello Andrea. Il patron in prima linea, adesso, è riuscito anche a riportare allo stadio Diego, e dev'essere stata una soddisfazione vedere calare il poker all'Inter proprio di fronte a chi, del calcio, si stava disinnamorando. La lezione andata in scena ieri sera, del resto, avrebbe riconciliato con il calcio chiunque. Anche i delusi del dopo Juve, e anche un imprenditore come Diego Della Valle che dalla Fiorentina sembrava volersi solo allontanare. Adesso, che anche lui è più vicino, tutto è possibile. Soprattutto perchè, in panchina, i viola si ritrovano un giovane allenatore che già insegna calcio. Anche alle "big".