LA RICERCA DELLA FELICITÀ
"Se il mercato è stato o meno positivo si vedrà a maggio". Parole e musica di Adriano Galliani, in risposta a chi chiedeva se fosse soddisfatto del proprio operato nel corso di questa estate. Una riposta calzante anche e soprattutto per questa (nuova) Fiorentina, rivoluzionata a metà e con molti giocatori ancora da verificare. Ora infatti la 'patata bollente' passerà a Mihajlovic e sarà il tecnico serbo a dover impastare rapidamente un gruppo, fatto di giocatori di esperienza e giovani promettenti, con l'obiettivo principe di ritrovare quella serenità perduta ormai due anni addietro.
Una missione difficile ma non impossibile, sempre che si riesca a dare le giuste motivazioni a coloro che in qualche modo rappresentano ancora oggi la spina dorsale della Fiorentina. Ad esempio Alberto Gilardino e Riccardo Montolivo, il primo rimasto a Firenze senza troppo entusiasmo e in aperta rottura con la società e l'altro 'costretto' ad affrontare un'annata che si annuncia molto complessa sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco. A questi si aggiunge poi di diritto Juan Manuel Vargas, dopo una stagione tra molte ombre e poche luci, dovrà necessariamente riscattarsi e per farlo non saranno più sufficienti sporadiche apparizione alla fine del campionato.
In sostanza quello che la Fiorentina si appresta ad affrontare in questa stagione è una sorta di 'puzzle', nella quale ogni tassello dovrà necessariamente andare al posto giusto, per non rischiare di ricadere nella trappola delle polemiche e dei personalismi fuori luogo che nelle ultime stagioni ne hanno minato il cammino e contribuito a creare un clima di rottura tra la piazza e la stessa società.
Come detto molto di questo lavoro passerà dalle mani di Mihajlovic e dei giocatori, ma in tal senso anche la dirigenza viola sarà chiamata a fare la propria parte. Cercando di ricostruire un ponte con la città e ritrovare quella coesione squadra-società-tifosi, che in passato ha permesso alla Fiorentina di tornare protagonista sia in Italia che in Europa.