JORGENSEN, Un brutto mercato? Vedremo...
Dopo la sosta per gli impegni della Nazionale, torna il campionato. Domenica al Franchi arriva il Cagliari; a tre giorni di distanza, invece, l'esordio nei gironi di Champions League contro il Lione. Proprio in vista del doppio impegno, ed in generale delle tre settimane di fuoco che attendono i viola, Cesare Prandelli potrebbe spesso cambiare gli interpreti del 4-2-3-1. Lui è il jolly viola e sicuramente il suo spazio se lo ritaglierà. Queste le parole rilasciate in sala stampa da Martin Jorgensen.
Per Prandelli sei un esempio per i giovani...."Ringrazio il mister per il complimento. Io cerco sempre di fare il mio e di essere un esempio. Quando ero piccolo io era importante avere alcuni idoli".
Come mai negli ultimi tempi alcuni giovani, tipo Kuzmanovic, vanno via? "Dire che la Fiorentina non creda nei giovani mi sembra sbagliato. Mi dispiace che Kuz sia andato via, ma lui aveva questa grande voglia di giocare e quando stava in panchina anche solo una partita stava male. Ha avuto una buona offerta ed è stata una scelta sua di andare via. Mi sembra che la Fiorentina abbia sempre puntato sui giovani".
Sul nuovo ruolo che si prospetta, a centrocampo; è una novità? "Qua a Firenze sì, ma in Nazionale, anche sabato, ho giocato proprio a centrocampo. Posso provare a farlo, almeno so qual è il mio ruolo quest'anno".
Sei sorpreso che Kuzmanovic non sia stato sostituito? "Dopo 4 anni spero di essere un fedelissimo di Prandelli. Quest'anno hanno cercato un terzino destro e uno alto a sinistra, rimaneva proprio solo il centrocampo".
Sul gol contro il Cagliari di qualche anno fa, arrivato dopo un ottimo salvataggio difensivo: "Da lì in poi ho avuto feeling coi tifosi, che spero che duri ancora per qualche anno".
Sul contratto: "Non ho mai parlato del mio contratto, dovete parlare col Direttore".
Cosa ti senti di dire ai tifosi, che sono rimasti delusi dal mercato? "Vedremo a maggio se siamo stati più forti o no, è difficile dire se il mercato è stato fatto bene o no. Quando compri i campioni magari questi non si integrano e a volte se prendi i giovani riesci a fare il salto di qualità. Noi siamo consapevoli della nostra forza, la forza del gruppo che è stata fondamentale per quattro anni. Noi lavoriamo come sempre, sarà il campionato e la Champions a dare ragione o torto a queste voci".
Come è cambiata la Fiorentina in questi 5 anni? "Le aspettative sono molto più alte. Se la società ha una politica allora i conti devono tornare. Bisogna un po' capire la strategia della società e accettarla. Dentro alla spogliatoio non ci sono problemi se non sono arrivati i Lampard o Terry o chi doveva arrivare. Sono arrivati 5 ragazzi nuovi che sicuramente daranno qualcosa al gruppo. Poi anche la fortuna potrà influire".
E' vero che il gruppo rende meglio nei momenti di difficoltà? "Quando siamo pochi è più facile essere uniti. Se siamo 20-22 è più facile che ognuno trovi spazio per giocare e che ognuno si senta importante e quando c'è bisogno, ad esempio se siamo attaccati dalla stampa, abbiamo questa caratteristica di reagire in maniera importante".
Sulla partita contro il Lione: "Mi sembra che il pareggio dell'anno scorso sia arrivato dopo una partita giocata ad altissimo livello, e spero che si possa ripetere. Ma pensiamo prima al Cagliari e poi al Lione. Abbiamo sempre sofferto il Cagliari sia in casa che fuori, speriamo che domenica ci vada bene".