IL VERO TRASCINATORE
Al centro dei riflettori non poteva esserci che lui: stiamo parlando ovviamente di Adem Ljajic. Per tutta la scorsa settimana si è parlato solo dell'ormai famosa scazzottato con Delio Rossi e della possibile stretta di mano prima della partita con la Samp. La pace non c'è stata, anzi, i due si sono ignorati reciprocamente prima del fischio d'inizio. Adem ha risposto sul campo: un gol, un assist ed un'espulsione procurata. Ennesima prestaziane da campione del talento serbo, al settimo sigillo nel girone di ritorno (in stagione sono 9 i gol, 8 in campionato ed 1 in Coppa Italia).
Ljajic è un giocatore completamente diverso rispetto a quello preso a schiaffi da Delio Rossi: indolente e svogliato prima, decisivo e trascinatore ora. Con il Milan si è caricato la squadra sulle spalle ed ha trascinato la Fiorentina ad un pareggio che dopo i primi 45 minuti sembrava insperato. Si è ripetuto con l'Atalanta, entrando dalla panchina e guadagnando il calcio di rigore che ha permesso ai viola di sbloccare il risultato. Domenica scorsa con il Torino ha segnato il terzo gol, con una punizione magistrale che non ha lasciato scampo a Gillet. Ieri l'ultima grande prestazione, a coronamente di un mese d'Aprile perfetto.
La Fiorentina resta ad un punto dal terzo posto occupato dal Milan, con 4 giornate ancora da giocare. A fine stagione, come ribadito più volte dallo stesso Ljajic, si penserà al rinnovo. Il contratto dell'ex Partizan scadrà nel 2014, la dirigenza gigliata non ha nessuna intenzione di ripetere il caso Montolivo: o Ljajic rinnova, o sarà ceduto per fare cassa. La seconda opzione è decisamente remota...