FREY-MUTU, Destino inverso tra viola e nazionale

19.01.2009 18:00 di  Gianluca Losco   vedi letture
FREY-MUTU, Destino inverso tra viola e nazionale
FirenzeViola.it

Frey e Mutu rappresentano, senza dubbio, i perni principali della Fiorentina. Naturalmente altri giocatori di spicco non mancano, da Gilardino a Felipe Melo, da Montolivo a Gamberini, ma loro rientrano senza dubbio nella categoria "fuoriclasse" e già da qualche anno stanno scrivendo la storia della società gigliata. Sono due giocatori che fanno la differenza, in campo e fuori: un portiere e un attaccante. Eppure due giocatori con un destino tanto simile hanno un rapporto con la propria nazionale opposto.
Frey viene puntualmente ignorato dal C.T. francese Domenech: un rapporto che da difficile è passato a burrascoso, fino ad arrivare al quasi inesistente. Il popolo viola ama il proprio numero uno e non può non rimanere scettico davanti alle decisioni di Domenech, il quale, del resto, ha sempre fatto parlare di sè per una certa fantasia nelle proprie scelte, comandate spesso dall'astrologia.


Discorso opposto vale per Mutu, fondamentale riferimento della nazionale rumena. Forse anche troppo, visto che quest'anno già svariate volte ci sono state incomprensioni fra lo staff viola e quello rumeno sulle condizioni fisiche della punta. Anche oggi non è mancata la provocazione di Dragomir, presidente della Federcalcio rumena, che avrebbe ordinato a Mutu di promettere la propria disponibilità per la partita con la Serbia, in programma a marzo. Tempo per recuperare Mutu ne ha, ma non è un caso che queste dichiarazioni arrivano sempre quando il 10 viola è infortunato.
Si tratta di due situazioni quasi al limite: Frey potrebbe fare tranquillamente il secondo della nazionale italiana, impossibile pensare che non sia degno di essere fra i primi tre di Francia; Mutu in patria è una specie di supereroe, un calciatore che anche senza una gamba potrebbe essere in grado, da solo, di battere una qualsiasi squadra. Ma la virtù sta nel mezzo e cosa c'è nel mezzo? Tanti giocatori di spicco, da Gilardino a Montolivo, da Kuzmanovic a Gamberini, che forse non sono catalogati "fuoriclasse", ma che sicuramente non sono designati da un destino uguale-opposto fra Fiorentina e nazionale.