..E ORA SI FA SUL SERIO..
Niente effetti speciali. Ma lavoro su più fronti, incessante, e, per quanto possibile, lontano dalle luci dei riflettori. Pare questa la strada intrapresa dai massimi esponenti della Fiorentina, di rientro in questi giorni alla base. E ci auguriamo che sia proprio così, perché questa è la strada seguita dal club viola fino a due stagioni fa, ovvero fino al termine del periodo d'oro dell'era Della Valle.
Corvino non è tornato dal Sudamerica con in mano il contratto di un nuovo giocatore. Non ci stupiamo di questo, anche se non è detto che nell'emisfero occidentale il ds gigliato non abbia gettato le basi per qualche affare futuro. Ieri doveva essere il giorno di Axel Witsel in viola. Il nazionale belga piace eccome alla Fiorentina, ci sta -anche se siamo sempre più scettici- che alla fine arrivi davvero, ma per le cifre di cui si parlava può muoversi al massimo fino alla periferia di Liegi. Non trovano infine conferme le voci sul fantomatico incontro tra Andrea Della Valle e Luciano Spalletti. Nonostante restiamo dell'avviso che la Fiorentina sia leggermente in ritardo rispetto agli altri club della Serie A per quanto riguarda la costruzione della squadra per la prossima stagione, tutto ciò non ci preoccupa più di tanto. Come si dice in Toscana, "con la furia un si fa nemmen l'aceto", e la Fiorentina prima di muoversi concretamente deve sciogliere alcuni nodi fondamentali. Lo dovrà fare in tempi abbastanza rapidi, ma riflettendo attentamente, e, soprattutto, andando per gradi.
Dato per scontato che Sinisa Mihajlovic sarà l'allenatore anche per la prossima stagione, e in attesa di sapere chi sarà il suo vice, sarà importante che proprio il tecnico serbo dia finalmente delle indicazioni su quale sarà il modulo che vorrà adottare da ora in avanti. E, in base a quello, Pantaleo Corvino dovrà fare le scelte che riterrà più opportune. Scelte non facili, perché, anche se non si parla più da tempo di autofinanziamento, pare ormai chiaro che senza aver prima effettuato alcune cessioni sarà assai arduo procedere con i nuovi innesti.
Molti, al momento, i nodi da sciogliere riguardo ai giocatori attualmente in rosa. In difesa pare che possa esserci solo qualche aggiustamento riguardo al pacchetto centrale, mentre per quanto riguarda gli esterni resta da capire se Comotto seguirà davvero la strada di Santana e Donadel e se De Silvestri sia sul mercato o meno. A centrocampo, dando per molto probabile, qualunque sia l'evoluzione del suo caso, che Montolivo non guiderà più la linea mediana viola, sarà importante capire se si deciderà di puntare o meno su D'Agostino; Vargas pare destinato alla cessione, ma il rischio di una telenovela simile a quella vissuta un anno fa è forte. L'unica certezza pare al momento Valon Behrami; parliamo di un ottimo giocatore, ma ci pare ugualmente assai nebulosa la situazione di quella che dovrebbe essere la zona nevralgica della squadra. In attacco, come fa notare giustamente Stadio, tutto ruota intorno ad Alberto Gilardino. Quest'ultimo, probabilmente, non disdegnerebbe una permanenza a Firenze, mentre la società pare intenzionata a far cassa con il suo cartellino e, soprattutto, a liberarsi del suo pesante ingaggio. Esiste però un punto di convergenza: il giocatore non accetterà una destinazione qualsiasi ed il club non lo svenderà. Si troverà la soluzione ideale? Ah, e non dimentichiamo Mutu, croce e delizia -ormai lo sappiamo- degli amanti del calcio ma anche di chi lo deve gestire in sede di mercato. Solo, e ripetiamo, solo dopo aver capito che direzione prenderanno certe situazioni ci si potrà muovere in maniera accorta e intelligente. Occorre, quindi, agire con decisione, ma anche mantenendo il sangue freddo. In caso contrario, il rischio di trovarsi ancora una volta con una collezione di figurine anziché con una squadra vera e propria sarà molto alto.