CORVINO, Con Prandelli massima sintonia
Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate dal diesse della Fiorentina, Pantaleo Corvino, ai microfoni di Lady Radio: "Ci sono ancora due mesi alla fine del campionato. Fino a oggi abbiamo già fatto un'altra stagione miracolosa. Siamo al quinto posto e lotteremo fino alla fine per un posto importante. Sono ottimista, così come lo ero nelle ultime tre stagioni in cui abbiamo raggiunto la Champions. Sono un ottimista di natura, e cerco di trasmettere questa mia positività a tutto l'ambiente. La cessione di Pazzini? Francamente non abbiamo nessun rimpianto. La sua cessione non era possibile in nessun'altra forma, e il giocatore voleva andarsene. D'altra parte dalla Fiorentina ha sempre ricevuto massima fiducia, e le sue opportunità gli sono sempre state concesse. Melo? Il nostro allenatore voleva un giocatore di quantità da tenere davanti alla difesa che potesse fungere anche da punto di riferimento. Felipe rispondeva a quei requisiti e purtroppo Liverani non dava garanzie di quantità contro certi tipi di avversari. Soprattutto in fase difensiva. Scegliemmo Felipe tenendo di conto proprio questo aspetto. Non è un caso se oggi in quel ruolo Melo è arrivato in Nazionale, attirando moltissime attenzioni. L'eventuale sostituto di Mutu? Se avessimo incassato circa 20 milioni di euro avremmo potuto sederci a un tavolo con Prandelli e la società per individuare un calciatore adeguato a quel ruolo. Fatto questo, perchè lavoriamo sempre partendo da queste basi, avremmo parlato e valutato re-immettendo quei soldi sul mercato per un giocatore che l'allenatore avesse ritenuto opportuno. Come faccio sempre mi rimetto a discutere con l'allenatore degli scenari tecnici di quel momento, e avremmo scelto insieme in massima sintonia. Le percentuali di rischio nel mio lavoro? Sono tantissime quando prendi giocatori che non hanno valori d'ingaggio così alti. Quando prendi uno che guadagna molto sai già che giocatore è, il discorso è diverso per calciatori da portare in una squadra con diverse ambizioni. In tal senso il più bravo è quello sbaglia meno. Noi, in 4 anni, possiamo aver sbagliato qualcosa, ma in base ai risultati credo che la resa sia stata molto importante. Adesso abbiamo una rosa da 20 calciatori, e sono praticamente tutti nostri. Basti pensare a tutti i 20 calciatori di proprietà della Fiorentina: Frey, Avramov, Gamberini, Dainelli, Kroldrup, Comotto, Pasqual, Vargas, Felipe, Montolivo, Kuzmanovic, Donadel, Gobbi, Santana, Semioli, Jovetic, Mutu e Gilardino. Gli unici che non sono nostri sono Da Costa e Lupoli, ma se uno va a vedere i giocatori che ho nominato si rende conto che in 4 anni sono stati tutti importanti e determinanti. Gli altri non hanno giocato o comunque non sono stati determinanti, anche se spero ancora di ottimizzare Da Costa che è comunque molto giovane. Ho detto più volte che il nostro allenatore attraverso delle varianti ha cercato di sopperire ad alcuni handicap economici con altri club. Anche questo potrebbe essere un motivo di un'annata dove abbiamo perso qualche punto in più. Quando economicamente non puoi essere alla pari degli altri devi avere la fantasia tecnica per alterare i valori e provare ad arrivare più in alto possibile. Noi siamo in un'annata dove lo sforzo del nostro tecnico è stato acclarato dai cambi tattici. Purtroppo quando non si può fare ancora di più economicamente, può darsi che stiamo pagando per questa situazione. Ma d'altra parte era l'unica soluzione possibile, e noi abbiamo sempre avuto grande fiducia in lui, così come continueremo a fare in futuro. Le critiche? Nessuno è infallibile...ma si deve tenere sempre di conto del lavoro in generale. Anche Prandelli può sbagliare qualcosa, così come io posso sbagliare qualche acquisto. Ma bisogna fare il confronto con quanto di buono è stato fatto fino a oggi. Nei primi tre anni siamo sempre arrivati fra le prime quattro, ma non è detto che debba essere sempre così.
Anche perchè io non posso dargli sempre giocatori con ingaggi superiori ai 3,4 milioni di euro. Ripeto, quando ci sono da prendere strade alternative, ci sta che i risultati non siano subito ottimali. Riguardo alle società vicine, da parte mia c'è sempre grande apertura. Ad esempio con l'Empoli abbiamo un ottimo rapporto, però poi ognuno fa i propri interessi. Se per tenere buoni rapporti avessi dovuto prendere Tavano a 10 milioni o Raggi a 8 non avrei fatto i miei interessi. Noi stiamo cercando di creare i presupposti per lavorare in sinergia con altre società. La nostra speranza è e resta quella di trovare risorse importanti dalla Primavera. Se al momento certi giovani non giocano non è colpa di Prandelli. Magari uno come Mazuch in un'altra squadra giocherebbe, ma siccome noi da 4 anni, ogni domenica, dobbiamo lavorare sul risultato, può starci che uno come il ceco, o anche Da Costa, non riescano mai a trovare spazio in prima squadra. E' comprensibile che l'allenatore non voglia rischiare. Ma sono convinto che presto questo trend s'interromperà. Oggi purtroppo bisogna considerare le società di calcio come aziende, e le aziende sono valutate per quanto fatturano. Non si può chiedere alla Fiorentina di essere primi davanti a società che fatturano centinaia di milioni di euro. Nell'immediato io consiglierei a tutti di godersi le nostre vittorie, ossia essere arrivati per due anni prima del Milan, e per due stagioni prima della Roma. Io andrò avanti cercando sempre di migliorarmi, ma non vanno dimenticate le vittorie che abbiamo già collezionato. Io non mi lamento del popolo viola, ma di quel 50% della critica che non vuole ammettere la bontà del lavoro che abbiamo svolto fino a oggi. Lo so, non ho il dono dell'esposizione, nè tantomeno sono uno che mediaticamente viene preso in considerazione. Certe cose io le devo ripetere 10 volte, ma il concetto è sempre lo stesso. Chi non vuol capire, non capisca...Il quinto posto uno scudetto? Non mi dispiaccio se mi si accusa di provincialismo. A gennaio sono stato accusato, sempre da quel 50%, di non aver messo l'allenatore nelle migliori condizioni di lavorare. Perchè invece di 24 giocatori, ne avevo messi a disposizione tre in più. Ma c'erano le Olimpiadi, le condizioni di alcuni giocatori come Jorgensen non al meglio, gli infortunati, eccetera eccetera. Quei giocatori in più erano le alternative messe a disposizione del tecnico. A gennaio ho cercato di sfoltire la rosa, eliminando qualche calciatore, portando la rosa a quanto richiedeva Prandelli. Non l'ho però fatto regalando nessuno, e in un momento di crisi la Fiorentina ha intascato più di 16 milioni di euro che presto decideremo di ri-utilizzare. Qualsiasi giocatore arriva a gennaio, pago sempre qualcuno che difficilmente l'allenatore, giocando per il risultato, utilizza subito. Cercherà di plasmarli, prima di gettarli nella mischia magari dalla prossima stagione. In questo mercato portare un giocatore che avrebbe poi giocato nella prossima stagione sarebbe stato un errore. E poi se avessi trovato un calciatore pronto e più bravo degli altri l'avrei preso, ma a gennaio è difficile che capitino certe occasioni. Ho preferito mettere quei 16 milioni in cassaforte, vista anche la contingenza di crisi. Ujfalusi? Abbiamo fatto tutti gli sforzi di convincimento possibile, ma lui voleva andarsene e voleva giocare in altri campionati. Liverani? Quando l'ho portato a Firenze mi dicevano tutti che era lento, adesso tutti mi accusano di averlo svenduto...Come detto più volte il tecnico voleva un altro tipo di giocatore, e siccome tutti erano d'accordo nel dire che contro le grandi squadre non garantiva certe situazioni in campo, ho scelto di andare a prendere Felipe nell'Almeria. Anche perchè Diarra non me l'avrebbero venduto..."