ARTHUR, IL DIRETTORE D'ORCHESTRA DELLA FIORENTINA

12.12.2023 10:00 di  Samuele Fontanelli  Twitter:    vedi letture
ARTHUR, IL DIRETTORE D'ORCHESTRA DELLA FIORENTINA
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Da quando è arrivato a Firenze quest'estate la Fiorentina gira al suo ritmo. Arthur Melo è diventato subito il direttore d'orchestra della formazione viola. Vincenzo Italiano gli ha consegnato le chiavi del centrocampo e il brasiliano lo ha ripagato con tante ottime prestazioni. L'allenatore siciliano infatti in campionato non si è quasi mai privato del suo numero 6. Arthur è partito dalla panchina contro Atalanta e Udinese a fine settembre ed è uscito dal campo all'intervallo nel match di San Siro contro il Milan. Per il resto il suo minutaggio è sempre stato superiore ai 70 minuti di gioco, per un totale di 1057 minuti giocati in Serie A su 1350.    

Anche domenica sera nel pareggio dell'Olimpico contro la Roma l'ex Juventus ha diretto la stragrande maggioranza delle azioni. Come una calamita ha attratto tutti i palloni che gravitavano nella zona mediana del campo. Tutte le azioni della Fiorentina sono passate dai suoi piedi, come dimostrato anche dalle statistiche. Arthur, con 100 tocchi, è stato il secondo calciatore in campo per palloni giocati,dietro solo a Biraghi che ne ha toccati 121(da considerare che per come si era messa la partita era normale che la Fiorentina cercasse di arrivare al gol attraverso i cross dalle fasce) ed è stato il più preciso tra quelli che hanno giocato tutti i 101 minuti di gioco con una precisione del 94%. Il brasiliano poi, insieme al capitano viola Biraghi, è stato il giocatore con più passaggi riusciti sulla 3/4 avversaria(36), quello che ha creato il maggior numero di occasioni da rete(3) e il calciatore con più passaggi chiave effettuati(3). Infine a ricordare che il regista nativo di Goiânia in Brasile non è solo qualità ma anche quantità, il dato sui km percorsi mostra come l'ex Barcellona sia stato il terzo "maratoneta" dei viola e il quinto in campo con 11.096 Km

Insomma nell'orchestra viola a dettare il ritmo voluto da Vincenzo Italiano e a far giocare in armonia tutti gli undici in campo ci pensa Arthur Melo. La domanda che tutti i tifosi viola si fanno è se anche l'anno prossimo sarà così. Il giocatore, come dichiarato anche ieri dal suo agente Federico Pastorello, a Firenze sta bene e il gioco della Fiorentina è congeniale alle sue caratteristiche. L'unico ostacolo alla sua permanenza in viola sembra essere legato al suo ingaggio, piuttosto oneroso per le casse del club toscano. Purtroppo per avere una risposta dovremo attendere la fine della stagione quando i dirigenti gigliati, quelli bianconeri e l'entourage del brasiliano si siederanno ad un tavolo per decidere il futuro. Per ora non ci resta che andare allo stadio e goderci il direttore che con la sua bacchetta guida l'orchestra viola.