ADDIO 2018: UN ANNO DA RICORDARE. NEL BENE E NEL MALE
Mentre impazza già il calciomercato della Fiorentina alla ricerca di una punta e di un centrocampista, è terminato il 2018, un anno solare decisamente importante per la squadra viola. Nel bene o nel male. Già, perché il 2018 sarà ricordato come l'anno della ricostruzione portata avanti dalla società, dell'esplosione di giocatori come Chiesa o Pezzella, ma soprattutto come l'anno della scomparsa di Astori: quel maledetto 4 marzo resterà un momento indelebile nella storia della Fiorentina.
Sul campo da gioco, invece, per la squadra di Pioli sarà ricordato come un anno pieno di alti e bassi. Dalle otto vittorie consecutive della scorsa stagione si è passati ai 7 pareggi e 2 sconfitte di quella attuale, mostrando a tratti un gioco capace di espugnare campi come quello di Roma, in altri lasciando spazio a sconfitte casalinghe come la recente contro il Parma o quella della scorsa stagione ad opera del Verona.
Un 2018 che ha comunque portato in dote 56 punti in 38 partite giocate, con 15 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte: statistiche in linea con gli anni scorsi se si esclude l'exploit del 2015 con 75 punti. I gol realizzati nel 2018 sono stati 51 (1.3 a partita), quelli subiti 44 (1.15 a partita). La Fiorentina con questi numeri si piazza al 9° posto della speciale classifica tra le squadre di Serie A, dietro a Torino ed Atalanta (fonte: transfermarkt).
Spazio poi ad un bilancio dei singoli giocatori. Chi ha segnato di più nell'anno solare 2018 sono stati il Cholito Simeone con 12 reti, Veretout e Benassi con 8 e Chiesa con 5, oltre a tanti singoli gol segnati da chi, magari, ci si aspettava potesse fare un po' di più. Proprio dai rimpianti del 2018 ripartirà il prossimo anno: giocatori come Pjaca e Gerson sono chiamati al riscatto da un anno con più ombre che luci.
Il 2018, insomma, passerà agli annali come un anno di transizione. Ma è indubbio altresì che ogni tifoso viola avrà in mente le vicende che lo hanno caratterizzato. Nel bene o nel male.