PRANDELLI, Gara difficile. Mutu è indispensabile

22.08.2009 10:16 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Nazione
PRANDELLI, Gara difficile. Mutu è indispensabile
FirenzeViola.it
© foto di Morini Giacomo

Prandelli è all’edizione numero cinque e non le manda a dire dietro, vuole una Fiorentina coraggiosa e senza luoghi comuni, tipo difendersi dopo essere passata in vantaggio o altre banalità viste a Lisbona contro lo Sporting. Il primo problema è che all’inizio di un campionato è difficile prendere le misure a tutti gli avversari, Bologna compreso. Il secondo potrebbe essere che Prandelli non ha mai vinto la prima partita in trasferta. Lui dice che c’è sempre una prima volta e aggiunge: «Sarà un derby complicato. E loro sono molto, ma molto motivati».
E La Fiorentina?
«Fisicamente stiamo bene, il nostro obiettivo reale è quello di crescere, sono ancora convinto che tanti giocatori abbiano grandi margini di miglioramento. Un allenatore può essere lo strumento per crescere e acquisire informazioni, ma poi un giocatore deve tirare fuori l’anima, mettere in campo tutto quello che ha dentro».
A Lisbona la Fiorentina ha avuto un black out di quasi 20 minuti...
«Vorrei parlare del Bologna».
Però la sua analisi dopo la partita è stata molto precisa, e anche dura... Come hanno risposto i giocatori?
«Abbiamo rivisto le azioni e commentato la flessione. E’ stato un errore tattico, non dobbiamo più ricadere nella vecchia mentalità, la difesa deve sostenere meglio la squadra perché questo modulo lo prevede».
E se non dovessero arrivare i rinforzi di grande spessore il modulo resterebbe lo stesso?
«Stiamo lavorando sul 4-2-3-1 dall’inizio della preparazione...

Io non mi sono mai intromesso nelle questioni di mercato e certo non comincio ora. Sono d’accordo con il direttore Corvino, che sta cercando di prendere giocatori più forti: comprare per comprare non serve, dobbiamo fare un salto di qualità con arrivi mirati. Detto questo...».
Detto questo?
«E’ chiaro che ogni allenatore vorrebbe avere una rosa competitiva»
Pregi e difetti della Fiorentina?
«Abbiamo imparato ad attaccare in profondità. L’aspetto negativo è che non sappiamo ancora leggere bene il momento della partita in cui possiamo fare certe cose».
Mutu è ancora in ritardo...
«Ma è indispensabile. Adrian è in un momento particolare, sta soffrendo anche la situazione che si è un po’ complicata per le sue vicende passate, ma ha un grande carattere e può darci una mano importante».
La polemica sul terreno dello stadio e l’uso dei campini è tornata attuale...
«Non vorrei entrarci. Ripeto solo che se una grande società come la Fiorentina avesse un centro sportivo proprio, un posto dove sentirsi a casa e potersi allenare al meglio, alla fine del campionato i punti in più sarebbero sei o sette».
Oggi ne basterebbero tre. sarebbe già qualcosa.