NASSI, Se Italiano resterà non chieda aumento ingaggio
All'interno della sua classica rubrica "Stazione di sosta" - riproposto anche sulle pagine di TMW - lo storico dirigente viola Claudio Nassi ha parlato anche del momento attuale della Fiorentina: "Per prima cosa torno a ringraziare gli ultras della Curva Fiesole per aver dimostrato una sensibilità che non immaginavo. Hanno insegnato come ci si deve comportare. Ed ora torniamo per un attimo su Fiorentina-Juventus, la gara subita dalla Viola mentre credeva di condurla. Allegri è venuto a giocare un match difficile, in un ambiente ostile, nella maniera che tutti sapevano: difesa e contropiede. Niente di nuovo. Bisognava non abboccare, altrimenti sarebbe successo di battere la testa contro il muro.
Eppure il pugilato insegna che, se non si può vincere per ko, l'alternativa è lavorare l'avversario ai fianchi, per vincere ai punti. La Fiorentina ha pensato fossero sufficienti il possesso palla e ottocento cross dalla trequarti per recuperare il gol, al solito, in contropiede che al 10' aveva segnato Miretti. Niente di più sbagliato. Ho atteso il primo cross dal fondo per 78', arrivato per opera di Sottil. Inutile criticare Italiano, che aveva perso più volte nello stesso modo, dalla finale con il West Ham all'Empoli, perché fare l'allenatore è il mestiere più difficile e ognuno si crede più bravo, ma dopo tanti gol subiti ci si può anche correggere. Lasciare poi in panchina Milenkovic e Bonaventura per 45' è sembrato un regalo, ma a un tecnico equilibrista nel far ruotare gli uomini che cosa puoi dire? Una cosa sola in caso di conferma, che non pare certa: non chieda un aumento dell'ingaggio".