MONTELLA, E' il vero regista della pellicola viola

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Un quarto posto meritato e l'entusiasmo coinvolgente di una piazza che torna a respirare grande calcio. La Fiorentina sta attraversando uno dei periodi migliori degli ultimi due anni, fatti più di delusioni e amarezze che di gioie. La squadra gioca a memoria e fa divertire i suoi passionali sostenitori. Qualcuno si è meravigliato così tanto da definirla "squadra non italiana" per il suo gioco che somiglia tanto a quello europeo e poco a quello nostrano. Gli elogi si sprecano e all'unanimità si è già individuato il vero artefice di tutto ciò, l'allenatore Vincenzo Montella. Ieri in Lega calcio l'amministratore delegato viola Sandro Mencucci ha così parlato del tecnico napoletano: "Il regista di questo bel momento che sta vivendo la squadra è senza dubbio Montella". Un'investitura importante che rimarca la bontà della scelta fatta dalla dirigenza in estate che non ha avuto dubbi nell'affidare la rosa a un tecnico preparato e con idee innovative.

L'aeroplanino sta facendo del suo meglio e tutti sono pazzi di lui, addetti ai lavori compresi. L'ex giocatore della Roma ha proposto un gioco innovativo in serie A, apprezzato da tutti gli altri allenatori. Più che fare punti lo scopo è far divertire la gente con una serie di trame e manovre offensive che partono dalla difesa per arrivare a coinvolgere centrocampisti e attaccanti. Tutto questo è possibile grazie ad una rosa di giocatori con le qualità importanti che possono mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Montella è riuscito a plasmare un gruppo con una sua precisa identità che non si scompone se prende gol e continua a professare il proprio gioco al di là dell'avversario. Un modo di ragionare che ha già prodotto risultati apprezzabili visto il quarto posto solitario sopra a club sulla carta più quotati alla vigilia del campionato. Il lavoro impeccabile della dirigenza in estate sta ottenendo i primi frutti. A Firenze si stanno togliendo molte soddisfazioni, in primis Montella. Dalla curva Fiesole contro il Cagliari sono partiti cori per l'ex tecnico del Catania, non accadeva dai tempi dell'amato Prandelli.